Il ‘capolavoro’ di un’azienda ortofrutticola veneta che giustifica dieci, cento, mille volte il Reddito di cittadinanza

23 dicembre 2021
  • E’ diventato virale sulla rete un bizzarro annuncio di ricerca di manodopera da parte di un’azienda ortofrutticola veneta che potrebbe essere accettato solo da masochisti. Basta solo questo per giustificare il Reddito di cittadinanza  
  • “Si lavora al freddo, in piedi (possibilmente correndo), si deve comunicare con personale extracomunitario…”
  • Senza offesa: nel Sud e in Sicilia leggere un annuncio di ricerca di lavoratori scritto in questi termini è impossibile. Certe ‘delizie’, dai tempi di Cavour, sono tipiche del Nord che non affittava ai meridionali…

E’ diventato virale sulla rete un bizzarro annuncio di ricerca di manodopera da parte di un’azienda ortofrutticola veneta che potrebbe essere accettato solo da masochisti. Basta solo questo per giustificare il Reddito di cittadinanza  

Sono note, anche nel mondo agricolo, le proteste per il Reddito di cittadinanza (che in realtà, in Italia, non è un Reddito di cittadinanza: ma questa è un’altra storia) per il fatto che renderebbe difficile il reperimento di manodopera. In effetti, i tanti casi di titolari del Reddito di cittadinanza ‘beccati’ a svolgere un secondo lavoro in nero sono tanti e tali da rendere credibili le proteste di tanti imprenditori. Però ci sono casi in cui la realtà si ribalta e la preferenza del Reddito di cittadinanza al lavoro finisce con l’essere giustificato. In queste ore, ad esempio, imperversa sulla rete un annuncio di lavoro di un’azienda ortofrutticola con sede in Veneto pubblicata da vari portali per la ricerca di occupazione. Un annuncio ‘capolavoro’:

“Si lavora al freddo, in piedi (possibilmente correndo), si deve comunicare con personale extracomunitario…”

“Cerchiamo figura dinamica, non pretenziosa, umile, disponibile e con voglia di crescere. Settore ortofrutta. Astenersi: disperati, fragili, appassionati di arredamento d’ufficio, sognatori, permalosi, super impegnati e super professionisti. Si lavora al freddo, in piedi (possibilmente correndo), si deve comunicare con personale extracomunitario, sabato lavorativo, amministratore insopportabile. Contratto par-time, determinato. Richiesta conoscenza Windows, Patente B. Possibilità di crescita. Prego rileggere più volte l’annuncio per capire bene le caratteristiche richieste”. Leggendo questo annuncio ci siamo ricordati di un vecchio film degli anni ’50 o forse ’60 del secolo passato nel quale un candidato alle elezioni politiche prometteva agli elettori “fame, sete e patimenti”, con il mormorio degli elettori nella piazza: “E quando lo prende il nostro voto questo qui…”.

Senza offesa: nel Sud e in Sicilia leggere un annuncio di ricerca di lavoratori scritto in questi termini è impossibile. Certe ‘delizie’, dai tempi di Cavour, sono tipiche del Nord che non affittava ai meridionali…

Una cosa del genere – con riferimento a questa bizzarra offerta di lavoro – la penseranno coloro i quali vorrebbero lavorare presso un’azienda ortofrutticola: “E noi dovremmo andare a lavorare per questi signori? Ma nemmeno per sogno…”. Come si può notare, la ‘lettura’ sugli effetti del Reddito di cittadinanza, con questo annuncio, si ribalta, e non si può non dare ragione a quanti, davanti alle proteste degli imprenditori – anche agricoli – che non riescono a trovare manodopera, replicano: “Pagate bene le persone e troverete tutti i lavoratori che vi servono”. Pagateli bene e trattateli bene, vi sarebbe da aggiungere, rileggendo l’annuncio del lungimirante imprenditore agricolo veneto dove si condensa tutto quello che un datore di lavoro non dovrebbe mai proporre a chi offre il proprio lavoro: i toni offensivi, abituarsi ancor prima di cominciare a lavorare con un “amministratore insopportabile”, il prepararsi al lavoro faticoso “al freddo, in piedi, possibilmente correndo” e una – in questo caso sì – insopportabile vena di razzismo. Non si offendano i veneti se scriviamo che un avviso di ricerca di lavoratori formulato in questi termini non sarebbe mai stato messo nero su bianco nel Sud e in Sicilia. Certe cose succedono nel civile e operoso Nord Italia…

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