“Rivendichiamo – aggiunge il sindacalista – maggiori risorse e chiediamo che la sicurezza non venga intesa come un costo ma come una garanzia per il benessere dei cittadini. Negli ultimi due anni le forze dell’ordine, così come le forze armate, hanno dato un contributo notevole nel rispondere alle esigenze di sicurezza dei cittadini, nel periodo del lockdown così come durante le proteste dei no vax e dei no green pass. Ciononostante, a fronte dei carichi di lavoro che sono aumentati, le amministrazioni anzichè immettere nuove leve hanno aumentato il ricorso al lavoro straordinario, che in polizia è pagato quanto il lavoro ordinario: c’è stato una sorta di sfruttamento del personale che purtroppo continua”.
Sull’obbligo vaccinale per gli operatori di polizia Tissone afferma che “poteva essere esteso a tutti i cittadini italiani anzichè ad alcune categorie solamente. Comunque – dice – nel caso degli agenti di polizia rappresenta una garanzia per loro stessi e per i cittadini. Eventuali dubbi in chi esercita una professione del genere sono un pò secondari, perchè se mettiamo davanti il senso di responsabilità e la tutela dei cittadini siamo di fronte ad un ragionamento superiore a quello che possiamo fare come singoli”, conclude il leader della Silp Cgil.
(ITALPRESS).
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