Un nuovo provvedimento del Governo prevederà la proroga dell’obbligo a vaccinarsi per i sanitari e il personale delle Rsa che ora, dopo il primo round a cui ha aderito il 98% della platea, scatterà anche per la terza dose. La lotta al Covid vede come arma principale la vaccinazione che ora deve correre sulle terze dosi. La necessità di correre per il personale sanitario deriva dalla ripresa dei contagi negli ospedali e anche dall’adesione troppo lenta alla nuova iniezione: finora hanno fatto la terza dose solo il 30% dei sanitari nonostante sia già trascorso l’intervallo minimo di sei mesi.
Il Green pass durerà di meno
Un’altra misura che potrebbe prendere forma è la revisione del green pass. L’ipotesi più verosimile potrebbe essere quella di ridurre la durata del certificato verde riportandolo a 9 mesi invece che i 12 mesi decisi questa estate. Il provvedimento favorirebbe il decollo delle terze dosi visto che se, come ormai sembra scontato il certificato verde servirà anche nel 2022, allora a molti italiani scadrà nei prossimi mesi.
Stesse regole per tamponi
Il sottosegretario Costa dopo aver confermato la «ragionevole estensione della terza dose» a tutta la popolazione ha invece spiegato a Radio24 che i criteri per ottenere il green pass (vaccino, guarigione o test) non cambieranno e dunque – come era stato ipotizzato, il tampone non sarà escluso: «I criteri come tutti sanno sono tre, quindi è previsto l’ottenimento anche del pass con il tampone, questo è quello che da oggi ci differenzia dalla scelta che ha fatto l’Austria. Su questo tema ad oggi non c’è la volontà di una modifica».
La stretta sui trasporti
Intanto ieri il ministero della Salute e dei Trasporti ha varato una ordinanza con nuove disposizioni con una stretta in particolare su taxi e treni. Tra le principali novità c’è il fatto che nei taxi e negli Ncc non potranno salire più di due passeggeri seduti nel sedile posteriore e distanziati, con l’eccezione per i familiari che potranno essere più numerosi ma senza sedersi nel posto anteriore a fianco dll’autista. Sui treni si prevede che i controlli del green pass avvengano direttamente ai varchi elettronici nelle grandi stazioni con la possibilità di fermare i treni se a bordo ci sono persone con sintomi che fanno pensare al Covid.
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