Ricordiamocelo: i politici siciliani che oggi si andranno a inchinare al cospetto del Pinocchio del Mugello sono simili a quelli dei quali, come diceva Eschilo, non si può fare nessun conto tra gli uomini. Personaggi che perderanno definitivamente ogni residuo di dignità, inchinandosi a ringraziare un miserabile che ci restituirà (forse, è tutta da vedere) un po’ del bottino che lui e i sui compari hanno trafugato mentre i nostri politicanti facevano da palo
Oggi il Pinocchio del Mugello, ossia il Presidente del Consiglio Renzi, verrà a “patteggiare” con le città di Palermo e Catania un piano di finanziamenti per interventi in vari settori dei lavori pubblici e di servizi pubblici.
La stampa di regime, di quelli che Gramsci chiamava “scrittori salariati”, osannerà il grande gesto di generosità del Governo Renzi e ammonirà i siciliani a fare buon uso di queste inattese e immeritate provvidenze.
(Vi potrei scrivere gli articoli in 10 minuti).
Nessuno vi dirà, e quindi spetta a noi dirvelo, che questi soldi (300 milioni di Euro per Palermo e 700 milioni per Catania) sono soldi nostri, sono tasse pagate dai siciliani e sottratte scientificamente dalle ‘casse’ regionali da uno Stato ladrone e mafioso.
Se qualche giornalista di casa nostra sospendesse il lecchinaggio politico usato per vendere qualche copia del suo fogliaccio agli uffici pubblici, e si andasse a leggere sul sito dell’assessorato regionale dell’Economia un po’ di numeri, si renderebbe conto che questi 1000 milioni fanno parte di un ben più ricco malloppo, che ammonta complessivamente a ben 8 miliardi di Euro, che lo Stato illegittimamente si trattiene e che si tratterrà finché certi pagliacci governeranno la Regione.
Queste cose le sanno tutti, Crocetta, Ardizzone, Baccei, Padoan e Renzi, ma non lo dice nessuno perché ai nostri ascari basta che siano garantiti i due litri di vino della famosa storiella, basta cioè che possano continuare a portarsi a casa 20.000 Euro al mese, e poi chi cade cade e chi muore muore.
Oggi sarà un giorno di grande tristezza per la nostra Isola.
Ricordatevelo, siciliani, quando vedrete le foto di tanti politici ebeti e sorridenti.
Ricordatevi che sono tutti servi sottomessi, da Crocetta a Orlando, a Bianco, uomini simili a quelli dei quali, come diceva Eschilo, non si può fare nessun conto tra gli uomini, che perderanno definitivamente ogni residuo di dignità e si inchineranno a ringraziare un miserabile che ci restituirà (forse, è tutta da vedere) un po’ del bottino che lui e i sui compari hanno trafugato mentre i nostri politicanti facevano da palo.
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