Nuovo ‘pasticcio’ al Comune di Palermo: all’Amat sono spuntati ‘figli e figliastri’

28 ottobre 2021
  • Lo racconta la battagliera Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega. I ‘figli’ sarebbero gli autisti che avrebbero ‘incassato’ le promozioni; i ‘figliastri’ gli autisti che sarebbero rimasti a bocca asciutta
  • L’appello al presidente dell’Amat, Michele Cimino, invitato a sospendere le promozioni

Lo racconta la battagliera Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega. I ‘figli’ sarebbero gli autisti he avrebbero ‘incassato’ le promozioni; i ‘figliastri’ gli autisti che sarebbero rimasti a bocca asciutta

Che succede all’Amat di Palermo, l’Azienda controllata dal Comune che si occupa (o quasi)del trasporto pubblico delle persone? Per la cronaca, è l’Azienda che ha fatto saltare i conti del Comune per via dei costi esorbitanti del Tram. Nessuno lo dice, ma il Bilancio del Comune del capoluogo siciliano – che già era messo male senza i 15 Km di Tram – è cominciato ad andare in sofferenza da quando il Tram è entrato in esercizio. Non è stata una scelta dell’Amat: è stata la politica – ovvero l’attuale amministrazione comunale – ad affidare ad Amat la gestione del Tram. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Comune di Palermo con un Bilancio a pezzi con la spada di Damocle di un’inchiesta della Magistratura e Amat con problemi finanziari (hanno fatto molto discutere, qualche anno fa, i disallineamenti emersi nel Bilancio consolidato tra Comune e società partecipate). Ora all’Amat arrivano altre storie: una serie di promozioni che, secondo la battagliera Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega, sarebbero piene di ombre:

L’appello al presidente dell’Amat Michele Cimino a sospendere le promozioni

“All’Amat – dice Sabrina Figuccia – ci sono autisti di serie A e autisti di serie B: oltre una ventina vengono ‘miracolati’, cambiano qualifica e salgono di categoria, mentre altre decine di guidatori di bus, a parità di anzianità e requisiti, restano fermi al palo. Come se non bastasse quello che sta accadendo ai conti del Comune di Palermo, adesso ci si mette pure l’azienda di via Roccazzo ( la via dove ha sede l’Amat ndr) a rendere ancora più pesante la situazione economico-finanziaria di Palazzo delle Aquile (la sede del Consiglio comunale di Palermo ndr), con decisioni davvero difficili da comprendere, soprattutto perché a tutto svantaggio sia dei propri dipendenti che dei palermitani, intesi come utenti dei bus e tram. In pratica, nello scorso Luglio, i manager di via Roccazzo hanno ritenuto opportuno riconoscere ad alcuni autisti, 23 per la precisione, funzioni di livello superiore, un vero e proprio avanzamento di carriera temporaneo e quindi un aumento di stipendio, senza alcun concorso interno né, tantomeno, alcuna prova o test. Così facendo, i vertici dell’Amat hanno commesso due grossolani errori: da un lato hanno fatto ‘figli e figliastri’ tra i propri dipendenti, considerato che molti altri autisti non hanno avuto questo riconoscimento; dall’altro hanno diminuito ancora di più il numero di autisti, già ridotto all’osso. E tutto questo in attesa che si concluda il concorso per 100 nuovi autisti, che però ad oggi resta fermo al palo e di nuovi autisti nemmeno l’ombra. Vista la drammatica situazione finanziaria che colpisce il Comune e le sue partecipate, con il dissesto ormai dietro l’angolo, chiedo al presidente dell’Amat, Michele Cimino, di sospendere le promozioni già effettuate ed utilizzare reali criteri di meritocrazia. Sono convinta, infatti, che è opportuno attendere prima di permettere avanzamenti di carriera ed evitare che i nuovi ‘promossi’ lo diventino senza passare dal concorso, scavalcando colleghi che hanno i loro stessi requisiti o addirittura superiori”.

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