Tornando alla Banca del Fucino, il lavoro dell’amministratore delegato che ha portato buoni frutti: “Abbiamo trovato una banca che ormai era priva di prodotto bancario, stimabile intorno al miliardo e sei, e sette, poco più di un medio credito cooperativo. Oggi a distanza di due anni, chiuderemo l’anno con 6 miliardi, una crescita importante, non quello che abbiamo come ambizione, arrivare a 12 miliardi rapidamente, ma abbiamo quasi più che triplicato il prodotto bancario”. Per Maiolini “le banche dovranno confrontarsi con nuovi competitor e con le nuove tecnologie” e determinante è stato il loro ruolo nel corso della pandemia: “Tutta la finanza circolata nel Paese è stata la finanza bancaria, dall’Europa ancora non è arrivato un euro, le banche non hanno mai chiuso neanche un giorno, hanno svolto un ruolo decisivo e determinante per il sistema Paese e penso sia un errore parlare di ripartenza, di ripresa, qui non ripartirà nulla, oggi si deve parlare della nascita di una nuova economia”.
(ITALPRESS).
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