L’ottavo e ultimo incontro si è svolto lunedì 18 ottobre presso il Centro vitivinicolo ERSAF a Cascina Riccagioia a Torrazza Coste, in provincia di Pavia: una location speciale in quanto è la sede della Fondazione Riccagioia Agrihub 5.0, nata dalla collaborazione fra Regione Lombardia e primarie aziende di differenti settori, tra cui Bayer.
Un hub dedicato allo studio e allo sviluppo di nuove tecnologie per l’innovazione dell’ecosistema agroalimentare all’insegna della sostenibilità.
Diversi i temi emersi dal confronto tra esperti, docenti universitari ed esponenti delle istituzioni: dall’evoluzione delle tecniche agricole al genome editing per rendere più forti e resistenti le piante, fino alla trasformazione digitale in agricoltura e all’utilizzo di nuove tecnologie e dei big data per migliorare la qualità e la quantità produttiva delle nostre colture.
«Il centro di Riccagioia testimonia l’impegno di Bayer nella ricerca e nella creazione di partnership per sviluppare programmi con i territori – ha commentato Fabio Minoli, direttore delle Relazioni esterne di Bayer Italia – crediamo nel rapporto diretto con gli agricoltori e il nostro obiettivo è offrire loro soluzioni appropriate, all’avanguardia e innovative, sempre a favore della sostenibilità».
A suggellare l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato, l’intervento del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
«Dall’agricoltura trae origine la nostra vita, è fondamentale supportare l’innovazione tecnologica e sono orgoglioso che a Riccagioia ci sia il primo esempio concreto di Agrihub – ha commentato il presidente Fontana -. Credo che in una Regione come la Lombardia, che fa dell’innovazione e della ricerca uno dei capisaldi del proprio sviluppo, la possibilità di avere una sede come quella di Riccagioia sia un valore aggiunto e ritengo debba diventare un punto di riferimento a livello nazionale. Penso che all’interno delle risorse messe in campo dal PNRR si possa individuare questo hub come un futuro centro di ricerca e sperimentazione».
Agrievolution è stato aperto dagli interventi di importanti esponenti del mondo accademico che hanno affrontato i temi legati alle nuove tecnologie e all’agricoltura digitale.
Chiara Tonelli, presidente del comitato scientifico della fondazione Umberto Veronesi e professoressa di genetica all’Università degli studi di Milano ha spiegato le potenzialità delle nuove tecnologie genetiche al fine di ridurre gli sprechi e aumentare la produzione agricola.
«Il genome editing offre mutazioni favorevoli identiche a quelle prodotte dalla natura – ha detto – nel 2050 saremo in dieci miliardi nel mondo e non possiamo aumentare le superfici da coltivare. Possiamo, invece, costruire piante forti e resistenti più a lungo con il genome editing, aumentando così la produzione in agricoltura. Tuttavia stiamo parlando di tecniche a rischio in Europa, perchè regolamentate secondo gli stessi principi che valgono per gli OGM».
Roberto Confalonieri, professore di agronomia e sistemi colturali dell’Università degli Studi di Milano e fondatore e responsabile di Cassandra Lab. è intervenuto introducendo le tematiche di Digital Transformation e Information Technology applicate all’agricoltura italiana.
«Stiamo sviluppando nuove tecnologie come sensori smartphone che possono essere usati per prendere misure in campo, acquisire immagini e stimare l’indice di densità della chioma della pianta – ha spiegato – strumenti utili, ad esempio, per sapere quando effettuare un trattamento fungicida e quanto prodotto usare».
Dopo la proiezione del corto “L’Altra Terra” promosso da Bayer Italia e prodotto da Giffoni Film Festival, l’incontro è proseguito con il collegamento dal Vinitaly di Verona, durante il quale ha preso la parola anche Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
«Le nuove generazioni chiedono tecnologie innovative e la possibilità di fare agricoltura all’avanguardia come fanno in altri Paesi europei – ha detto Centinaio – dobbiamo lavorare per dare delle risposte e promuovere la ricerca scientifica».
Da Vinitaly sono poi intervenuti Mario Pezzotti, past president della Società italiana di genetica agraria (Siga) e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.
«Nel futuro prossimo sarà fondamentale promuovere le Tecnologie di Evoluzione Assistita, le cosiddette TEA, per far sì che dalla ricerca si passi presto alla sperimentazione in campo per accelerare l’innovazione – ha commentato Prandini – le TEA sono centrali, parliamo di una tecnologia completamente nuova che va a interagire sul DNA della stessa pianta, rafforzandolo e creando le condizioni affinchè le piante siano più resistenti ai cambiamenti climatici e agli attacchi dei parassiti. Prevenire è la migliore condizione per avere maggior disponibilità in termini di quantità di prodotto e contribuire alla crescita economica. Le nuove tecnologie ci aiuteranno a produrre, limitando gli sprechi».
E’ possibile rivedere la diretta dell’evento sulla pagina Facebook @colturaecultura.
(ITALPRESS).
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