“Tra le varie risposte” date all’emergenza Covid “vi è una, falsamente libera nella sua forma, autoritaria e ricattatoria nella sua sostanza, che il Governo italiano sta imponendo ai suoi cittadini”. Lo dice un gruppo di studenti universitari palermitani che studiano all’Unipa. Il gruppo si è schierato contro l’obbligo del Green Pass anche per partecipare alle lezioni in presenza dell’università.
La lettera degli studenti a Micari
Gli studenti hanno inviato una lettera al Rettore dell’Ateneo definendo la certificazione verde, “discriminante” e che, “oltretutto, viene richiesta ora anche ai lavoratori, tutti, di settori pubblici quanto privati: categorie, anche queste, colpite come noi e a cui va la nostra solidarietà e vicinanza”.
“Violazione del diritto allo studio”
La missiva oltre al Rettore, è stata inoltrata anche al Senato accademico, ai professori e a tutti gli studenti palermitani. “Il Green Pass per l’accesso all’istruzione in presenza è dunque una violazione del diritto allo studio del singolo, subdolamente costretto alla vaccinazione, senza alcun riguardo verso il suo diritto (sancito anche dal consiglio d’Europa e da regolamento UE sul Certificato COVID-19) di consenso libero e informato a un trattamento sanitario. Riteniamo ciò, sia dal punto di vista giuridico che soprattutto etico, illegittimo e scorretto”.
Gli studenti cercano il dialogo
“Scriviamo questa lettera indirizzata sia all’intera comunità che vive quotidianamente l’Ateneo sia a tutte le categorie sensibili alla nostra causa – scrivono – nell’intento di ristabilire un dialogo che permetta un dibattito sano e costruttivo riguardo il disagio che in queste ultime settimane interessa noi studenti da molto vicino”.
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