- Secco “No” del Sifus all’Autonomia differenziata
- Il Sifus prende posizione contro l’ultima porcata ai danni di Sud e Sicilia. Dove sono Cgil, Cisl e Uil?
Secco “No” del Sifus all’Autonomia differenziata
Nel silenzio generale – a cominciare dalla televisione italiana – il Governo di Mario Draghi e i partiti che lo sostengono in Parlamento (PD, Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘presunta’ sinistra di Liberi e Uguali) si accingono ad applicare l’ultima porcata contro il Sud e la Sicilia: l’Autonomia differenziata, detta anche ‘Secessione dei ricchi’. Nell’archivio di questo blog troverete decine di articoli. Sintetizzando al massimo, il Nord, con l’Autonomia differenziata scipperà, a regime, alle Regioni del Sud e alla Sicilia da 60 a 70 miliardi di euro all’anno. E’ con piacere che registriamo una presa di posizione contro l’Autonomia differenziata da parte del segretario generale del Sifus.
Il Sifus prende posizione contro l’ultima porcata ai danni di Sud e Sicilia. Dove sono Cgil, Cisl e Uil?
Grosso ricorda che è già in corso lo scippo a Sud e Sicilia dei fondi del Pnrr. A cui si aggiungerebbe l’Autonomia differenziata, che legittimerà lo storico divario tra Nord da una parte e Sud e Sicilia dall’altra parte. “Il Governo Draghi – dice Grosso – ha perorato un Piano nazionale di ripresa e resilienza che, a causa di una distribuzione distorta delle risorse economiche e degli investimenti, non ha tenuto conto dei criteri indicati da Bruxelles”. Ora “aggiungerà al gap storicamente esistente tra Regioni del Nord e quelle del Meridione un gap ulteriore” con l’Autonomia differenziata. Grosso sostiene che il capo del Governo italiano “non è in grado di opporti o non vuole imporsi con i Presidenti delle Regioni del Nord (Zaia e Bonaccini su tutti) che rivendicano l’Autonomia differenziata al fine di fermare il mortale progetto”. Il riferimento è al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, leghista, e al presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, PD. Apparentemente lontani sotto il profilo politico, in realtà Zaia e Bonaccini sono sulla stessa linea quando c’è da penalizzare Sud e Sicilia. “Come si fa a pensare all’Autonomia differenziata tra le Regioni – conclude il segretario generale del Sufus – visto che non esiste l’uguaglianza sostanziale tra di esse? Per eguaglianza s’intende quella nelle infrastrutture, nella scuola, nella sanità, nei trasporti, nell’accesso al lavoro, ecc. Per queste ragioni l’autonomia differenziata va respinta al mittente”.
Cosa pensano dell’Autonomia differenziata Cgil, Cisl e Uil?
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