“Siamo stati i primi a livello nazionale ad aprire la fiera in presenza a giugno – ha ricordato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ringraziando VeronaFiere -. Solo i pessimisti non fanno fortuna, bisogna sapersi mettere in gioco e i veneti lo sanno dimostrare. Il Covid oggettivamente è in totale remissione – ha aggiunto -, ora dobbiamo pensare al nuovo Rinascimento. Abbiamo avuto venti mesi da incubo però è giusto che il mondo sappia che non c’è impresa veneta che abbia pensato che il mondo fosse finito; abbiamo passato tutte le fasi brutte della storia, ma ora si va avanti”.
Marmomac, ospitato in uno spazio espositivo di oltre 60 mila metri quadrati, è il più importante evento mondiale dedicato a pietra naturale, graniti, tecnologie di lavorazione, mezzi di trasporto e sollevamento, design applicato e servizi.
L’intera filiera della pietra naturale è rappresentata nel quartiere fieristico: il 53% degli espositori presenti è specializzato in prodotto e architettura, il 18% in macchinari, il 14% in utensili e il 5% in servizi.
“Il ritorno alla presenza è straordinario – commenta il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani -. Molti imprenditori ce l’hanno detto: erano quasi esausti delle relazioni su Internet. E’ una grande festa, ma soprattutto una grande opportunità commerciale. La presenza permette di fare cose che altrimenti non si riesce a fare. I numeri sono molto importanti, quasi il 45% delle imprese viene dall’estero, a dimostrare il significato internazionale di Marmomac e la grande qualità e centralità di Marmomac per questo settore”.
Veronafiere è stato il primo ente a ospitare una rassegna in presenza dopo la pandemia, a giugno. Sul piano della sicurezza è una macchina sempre più collaudata e fino al 2 ottobre il Salone si svolgerà nel rispetto di tutte le normative anti-Covid.
“Siamo stati caparbi, ce l’abbiamo fatta ed è una grande emozione – aggiunge il presidente di Veronafiere Maurizio Danese -. Il digitale è servito per mantenere il contatto con i nostri clienti ma non è un sostituto, bensì un compagno di viaggio per il futuro. Oggi le fiere sono sicure. Oltre a tutto il protocollo, con l’obbligo di green pass per dipendenti, espositori e visitatori, termo-scanner agli ingressi e punto tamponi per i visitatori, ci sono 400 telecamere in grado di segnalare eventuali assembramenti di persone, e di intervenire immediatamente. Oggi possiamo dire che le fiere sono completamente sicure”.
(ITALPRESS).
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