Quello che è certo, come attesta Brusaferro leggendo i numeri, è che “la curva in Italia è più contenuta e si nota la decrescita. Sulle caratteristiche demografiche di chi sviluppa l’infezione è di 38 anni, l’età mediana di chi decede è attorno a 80 anni, e di chi fa ingresso in terapia intensiva è intorno a 63”. Tra gli elementi positivi quello relativo all’incidenza: “Durante il periodo estivo c’è stato un picco di circolazione nella fascia d’età più giovane, ora si osserva la variazione di incidenza tra le fasce giovani, ma una decrescita si nota in tutte le fasce di età”. Brusaferro esprime soddisfazione per l’adesione della popolazione alla campagna di vaccinazione: “E’ positiva la risposta delle fasce più giovani”, annota sottolineando però la presenza di fasce d’età più adulte dove si registrano più resistenze. “Fasce dove c’è la presenza di chi non si vaccina, è quantitativamente significativa”.
(ITALPRESS).
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