- A denunciare quello che sta succedendo è i segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso: di nuovi incendi in Sicilia e operai forestali a casa
- A salvare il verde siciliano dal fuoco ci penderanno i soliti Canadair e i cacciatori? E se il fuoco inghiottirà altri boschi della Sicilia la responsabilità sarà dei ‘piromani’?
A denunciare quello che sta succedendo è i segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso: di nuovi incendi in Sicilia e operai forestali a casa
In Sicilia è tornato il caldo e sono tornati anche gli incendi. Lo leggiamo in una nota su Facebook del segretario generale del Sifus Confali, Maurizio Grosso, che racconta che, in queste ore, nella nostra Isola, sono in corso ben nove incedi. Non sono bastati quasi 80 mila ettari di boschi bruciati in Sicilia tra Luglio e Agosto. No, non sono bastati, se è vero che il dannosissimo Governo regionale di Nello Musumeci continua ad insistere nell’errore di non presidiare il verde siciliano con gli operai della Forestale. Si prosegue, insomma, con i Canadair (gli aerei anfibi da 14 mila euro all’ora) e con le associazioni venatorie, cioè con i cacciatori. Del resto, non è stato il Governo di Mario Draghi – un grande consesso di ‘geni’ – a nominare il presidente Musumeci commissario per la lotta agli incendi boschivi in Sicilia? Intanto Grosso non risparmia critiche al Governo: “Non poteva iniziare peggio il dispiegarsi dell’incarico del Presidente della Regione siciliana a Commissario per l’emergenza incendi in Sicilia”. Il segretario generale contesta una delibera dell’attuale Giunta regionale del 7 Settembre scorso che avrebbe bloccato il servizio antincendio.
A salvare il verde siciliano dal fuoco ci penderanno i soliti Canadair e i cacciatori? E se il fuoco inghiottirà altri boschi della Sicilia la responsabilità sarà dei ‘piromani’?
Grosso attacca il presidente della Regione Musumeci e l’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro: “Ci spieghino il Presidente Musumeci e lo scienziato dell’assessore al Territorio, On Cordaro: come faranno a tenere in piedi, materialmente, il servizio antincendio in Sicilia fino al 15 Ottobre utilizzando solo il 18% del personale? Ricordiamo al mondo intero – e quindi anche al Presidente Musumeci e all’assessore Cordaro – che la Sicilia non è per caso la regione più bruciata d’Italia; lo è per responsabilità oggettive di questo Governo regionale, se è vero che non sono state realizzate nei boschi le opere di manutenzione ordinaria, a partire dai viali tagliafuoco (ad oggi solo il 15%/20% circa) e che le temperature che avremo davanti nelle prossime settimane saranno simili a quelle che sono state registrate nel mese di Giugno”. Qui arriva la notizia degli incedi in corso: “Oggi 34 gradi e mentre scrivo i Canadair sono impegnati per lo spegnimento di nove incendi. A proposito di Canadair: come faranno ad intervenire per lo spegnimento degli incendi con meno del 20% del personale in servizio da terra?”. Il Sifus chiede al Governo Musumeci di rivedere la propria posizione non licenziando i lavoratori antincendio al completamento delle giornate di legge ma di tenerli in forza assieme ai 151isti, fino alla fine della campagna prevista per il 15 Ottobre. Se il Presidente Musumeci non ha le risorse in bilancio per agire come gli stiamo testé rappresentando, lo faccia utilizzando i fondi assegnategli dal Governo Draghi col neo incarico di Commissario per l’emergenza incendi, altrimenti lo aprirebbe con un palese fallimento”.
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