- Ormai, in pieno ‘Semestre bianco’, la Lega si muove liberamente perché sa che non si potranno sciogliere le Camere fino a Gennaio, quando si eleggerà il nuovo presidente della Repubblica: e giocherà a tutto campo
- E’ sul Quirinale – e non il Green pass – la vera partita politica che si giocherà da qui a Gennaio
- PD e Movimento 5 Stelle sono adagiati su uno schema sanitario e politico con la certezza che tutto andrà come pensano. Ma…
- Non dimentichiamo che medicina e politica hanno una cosa in comune: non sono scienze esatte…
Ormai, in pieno ‘Semestre bianco’, la Lega si muove liberamente perché sa che non si potranno sciogliere le Camere fino a Gennaio, quando si eleggerà il nuovo presidente della Repubblica: e giocherà a tutto campo
Fa discutere, ma nemmeno tanto volendo, il secco “No” della Lega al Green pass. Intanto non è un voto in Parlamento, ma nella Commissione legislativa di merito. Al limite è un segnale. Rivolto a chi? A chi lo vuole ‘leggere’. Intanto è un modo per ricordare che l’Italia è entrata nel ‘Semestre bianco’: ciò significa che da qui all’elezione del nuovo presidente della Repubblica – elezione prevista nel Gennaio del prossimo anno – non si potranno sciogliere le Camere. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, che fino ad oggi ha imposto ai suoi di votare tutti i provvedimenti del Governo di Mario Draghi, inizia a ‘smarcarsi’ e a riprendersi la libertà di non concedere più vantaggi a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Non è un passaggio politico di poco momento. In seconda battuta è un messaggio per il capo del Governo Draghi, che non andrà mai in Parlamento per un voto sul Green pass senza avere la certezza che lo stesso Green pass venga approvato. Intanto, essendo un Decreto legge, il Green pass è entrato in vigore. Siccome tutti sanno che è un provvedimento che serve soltanto a coprire gli errori del Governo Draghi nella gestione della campagna di vaccinazione (come dimenticare i dieci pronunciamenti diversi nel giro di qualche mese sul vaccino anti-Covid AstraZeneca?), per convincere-costringere molti italiani a vaccinarsi, la Lega si dissocia dal provvedimento, evitando un ulteriore emorragia di consensi verso Fratelli d’Italia.
E’ sul Quirinale – e non il Green pass – la vera partita politica che si giocherà da qui a Gennaio
Ma c’è anche un altro elemento che va sottolineato. Il capo del Governo Draghi e il presidente della Repubblica uscente, Sergio Mattarella, danno per scontato che l’attuale vaccino anti-Covid funzionerà. E’ evidente che Draghi e Mattarella ne sanno più di noi sul vaccino. Se così non fosse, non si sarebbero esposti come hanno fatto in favore della vaccinazione anti-Covid. Funzionerà? Noi non abbiamo le certezze della politica. Quello che sappiamo è che, con l’abbassarsi delle temperature, i virus delle alte vie aeree diventano più aggressivi. Del resto, ormai non manca molto per capire ciò che succederà. Nel Nord Italia a fine Settembre, di solito, le temperature si abbassano. Sarà il primo, vero test per il vaccino anti-Covid. La scienza italiana, da parte sua, si muove con grande sicurezza: la terza dose del vaccino – dicono – è programmata solo per i più fragili: segno che sanno che la copertura che il vaccino offre contro le forme gravi di Covid dovrebbe reggere. E che le varianti del virus non dovrebbero ‘bucare’ lo stesso vaccino. Questo è quello che si percepisce. Del resto, se le cose non dovessero andare così per l’Italia sarebbe un problema serio: sanitario, politico e istituzionale.
PD e Movimento 5 Stelle sono adagiati su uno schema sanitario e politico con la certezza che tutto andrà come pensano. Ma…
Ma Salvini non si è ‘smarcato’ solo sul Green pass. Se provate a leggere o a seguire i ragionamenti che nascono dall’alleanza tra PD e Movimento 5 Stelle lo scenario, a Gennaio, quando si voterà per l’elezione del nuovo capo dello Stato, dovrebbe essere il seguente: rielezione di Mattarella per dare modo a Draghi di completare il lavoro al Governo e poi, tra un anno e mezzo-due anni, elezione al Quirinale dello stesso Draghi. E’ lo stesso ragionamento – senza possibili errori – che viene fatto per la pandemia: il vaccino anti-Covid funzionerà, al massimo, con l’arrivo del freddo, ci sarà un aumento dei contagi, i ricoverati saranno tutti quanti non vaccinati, i vaccini manterranno la capacità di bloccare le forme gravi di Covid risparmiando l’ospedalizzazione ai vaccinati, le varianti del virus non intaccheranno gli attuali vaccini. Tutto previsto, tutto già scritto in anticipo.
Non dimentichiamo che medicina e politica hanno una cosa in comune: non sono scienze esatte…
Che dire? Che medicina e politica hanno una cosa in comune: non sono scienze esatte. Chi ‘mastica’ un po’ di scienza e un po’ di politica sa che le sorprese – nella scienza e in politica – non sono poi così rare come si pensa. Sulla sanità, ad esempio – a parte il Regno Unito che comunica tutto – su Agosto e Settembre, dal mondo, sono arrivate notizie controverse e, in ogni caso, mediate da un’informazione che, anche fuori dall’Italia, non è esattamente libera. Cosa vogliamo dire? Ciò che abbiamo già accennato: e cioè che la vera prova circa il funzionamento del vaccino anti-Covid la si avrà ad Ottobre, Novembre e Dicembre, quando le temperature diventeranno favorevoli alla diffusione del virus. Passando dalla scienza alla politica, anche in materia di elezione del nuovo capo dello Stato gli schemi predeterminati – soprattutto in un Parlamento un po’ ‘mosso’ – non sono sempre validi. Le sorprese, insomma, possono essere sempre dietro l’angolo…
Foto tratta da notizie.virgilio.it
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