“E’ giusto l’obbligo per i professionisti della sanità ma andrebbe introdotto anche per chi lavora nella scuola. Va inteso come un modo per proteggere i fragili con i quali si entra in contatto”. “Gli errori principali – ha concluso Ricciardi – sono stati due. A ottobre 2020 e febbraio 2021 dovevamo anticipare il virus con misure restrittive più forti, visto che a quei tempi non avevamo ancora i vaccini o ne avevamo pochi. Basta vedere cosa stanno facendo adesso gli australiani e i neozelandesi che chiudono tutto. Quegli errori hanno causato 70 mila morti. Detto questo, l’Italia è andata meglio di altri. Abbiamo fatto benissimo nella prima ondata e bene dopo la terza, quando siamo stati tra i pochi al mondo a introdurre criteri certi per prendere misure restrittive basate su evidenze scientifiche. Ora dovremmo forse essere più decisi nel far rispettare le regole. Sennò si incoraggia chi non le segue”.
(ITALPRESS).
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