L’aggiornamento al 2021 della scomposizione dei consumi delle famiglie tra spese obbligate e spese commercializzabili è largamente influenzato da quanto accaduto nell’ultimo anno e mezzo. La crisi del 2020 ha forzatamente compresso le spese determinate dai gusti e dai desideri delle famiglie interrompendo, allo stesso tempo, la lunga fase di terziarizzazione dei consumi.
Gran parte dei consumi che le famiglie sono state costrette a rinunciare rientrano, infatti, nei servizi commercializzabili. Servizi che dopo aver conosciuto una progressiva e significativa crescita, in termini di volumi e di incidenza, hanno rappresentato nel 2020 solo il 15,6% della spesa delle famiglie, valore nettamente inferiore anche a quanto registrato nel 1995.
Da questi servizi passa la maggior parte dei consumi su cui le famiglie e gli individui costruiscono il proprio senso del benessere economico.
Per contro le esigenze, anche lavorative, hanno portato ad un aumento della quota di spese destinata all’abitazione, elemento che ha contribuito ad un innalzamento significativo dell’incidenza delle spese obbligate.
(ITALPRESS).
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