Dopo la pesante sconfitta subita al TAR sulla Zona a Traffico Limitato il sindaco di Palermo non si sogna nemmeno di fare autocritica. Insomma, il Comune non ha sbagliato: sono gli altri a sbagliare. Nemmeno l’assessore Giusto Catania ha sbagliato: infatti resta al suo posto. Quanto ai palermitani che si sono opposti alla ZTL e hanno vinto in Tribunale, beh, sono dei “selvaggi”
Dice John Ruskin: “La presunzione può gonfiare un uomo, ma non lo farà mai volare”. In effetti, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo la batosta che il TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) ha assestato alla sua Amministrazione sulla ZTL non sta volando molto alto… Anzi. Si rimane, infatti, di stucco nell’ascoltare una sua intervista (ve la proponiamo qui: divertitevi). Dove il primo cittadino del capoluogo siciliano, lungi dal fare autocritica davanti a un’ordinanza dei giudici amministrativi che segnalano gli errori commessi dall’Amministrazione comunale in ordine alla Zona a Traffico Limitato, definisce i palermitani “selvaggi”.
“Mi chiedo se nella sua maleducazione includa fra questi selvaggi anche i Giudici del TAR che hanno dichiarato l’illegittimità radicale del provvedimento, definendolo addirittura illogico”, sottolinea nella sua pagina facebook Massimo Merighi di Bispensiero, una delle associazioni che, assieme a 200 cittadini, ha presentato e vinto il ricorso al TAR contro l’istituzione del balzello.
Insomma: Orlando e la sua Amministrazione comunale – questo il giudizio del sindaco di Palermo – non hanno sbagliato. A sbagliare sono tutti gli altri. Il giudizio del TAR non sposta di un millimetro la posizione politica del primo cittadino. E nemmeno quella del suo assessore alla Mobilità, Giusto Catania, che rimane al proprio posto.
Merighi ha trovato una frase di Orlando, forse di qualche decennio fa, quando il sindaco di Palermo diceva:
“Non si torna indietro. Appartiene al passato l’era in cui chiunque, per il sol fatto di occupare una poltrona di rappresentanza elettiva, si poteva permettere l’arbitrio di calpestare i diritti dei cittadini. Quella è un’era che appartiene al passato”.
Oggi ad occupare “una poltrona di rappresentanza elettiva” è proprio lui, l’autore di questa frase. Che oggi attacca i cittadini – i “selvaggi” – rei di aver messo in discussione il suo operato, con il TAR che dà ragione ai cittadini e non a lui. Inaudito…
“Da ieri – incalza sempre Merighi – ci sono almeno 200 selvaggi ‘organizzati’, consapevoli del potere che la legge conferisce ai tribunali di tutelare i diritti di tutti. Un potere che ci rende tutti uguali di fronte alla legge”.
Come avvenuto quando il TAR annullò la ZTL dell’Amministrazione comunale di Palermo retta allora da Diego Cammarata, anche oggi si pone il tema del rimborsi ai cittadini. Con Cammarata la ‘botta’ era stata di circa 15 Euro. L’Amministrazione Orlando, è noto, è andata giù pesante: 90 Euro ad automobile per i residenti dentro il perimetro dell’ormai ex ZTL e 100 Euro per tutti gli altri.
Alla fine, non è una cifra di poco conto: basti pensare che Renzi con 80 Euro ha imbastito una campagna elettorale…
Ironia a parte, sembra che l’Amministrazione comunale intenderebbe porre una parte dei costi del rimborso a carico dei cittadini che “chiedono” lo stesso rimborso.
A tal proposito, Merighi, implacabile, precisa:
“Il nostro consiglio è quello di fare molta attenzione. Abbiamo già dato mandato all’avvocato Alessandro Dagnino (che è uno dei legali protagonisti della vittoria al TAR sul Comune, come potete leggere qui) per azionare eventuali vie legali onde impedire che l’Amministrazione si arricchisca indebitamente anche di un solo centesimo. Chi ha sbagliato paghi. Paghi tutto, subito, fino all’ultimo centesimo e senza che i cittadini facciano richiesta”. Precisazione importante, questa: perché l’Amministrazione comunale vorrebbe restituire i soldi solo a chi, avendo pagato il balzello, ne farà richiesta.
(Per la cronaca, i cittadini che hanno pagato sono circa 25 mila; in totale l’Amministrazione comunale – non abbiamo capito se l’AMAT o il Comune – dovrebbe restituire un milione e 200 mila Euro circa).
“L’Amministrazione attivi immediatamente i rimborsi con procedura automatica – conclude Merighi -. Non vorremmo che si aggravasse il danno con ulteriori spese legali a carico dell’Amministrazione”.
P.S.
Il giudizio di Orlando sui palermitani che si sono rivolti alla Giustizia amministrativa non ha bisogno di alcun commento: si commenta da sé.
Il sindaco di Palermo s’illude di aver descritto, con le sue parole, i palermitani: in realtà ha descritto se stesso e la sua Amministrazione.
Ah, dimenticavamo: non abbiamo ancora capito se l’Amministrazione comunale proporrà ricorso al CGA, sigla che sta per Consiglio di Giustizia Amministrativa, in Sicilia organo di appello del TAR.
A proposito, ma la sede del CGA sta dentro o fuori il ‘perimetro’ dei “selvaggi”? Boh…
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