- Riconoscimento della personalità giuridica (Regione siciliana) e Durc (Inps) a un ente formativo in dissesto!
- Un “innominato” sulla plancia di comando
- L’incredibile storia dell’immobile di Termini Imerese
da Costantino Guzzo
vice presidente dell’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9%
riceviamo e pubblichiamo
Riconoscimento della personalità giuridica (Regione siciliana) e Durc (Inps) a un ente formativo in dissesto!
Il filo d’Arianna avrebbe dovuto essere d’acciaio e non di lana per guidare Teseo nel labirinto della Formazione Professionale, qualora questi avesse voluto inoltrarvisi. Il cielo stellato dei Lombardo, Crocetta e di tanti altri personaggi della osservazione astronomica della Formazione Professionale (Assessori e Dirigenti Generali), non è il cielo stellato kantiano che purifica e apre la coscienza alla morale: è, invece, il cielo dei tanti buchi neri. Osserviamoli, tali buchi neri, che pare abbiano tirato dentro anche le forze migliori e la storia di dello IAL CISL SICILIA, successivamente spogliatosi dell’acronimo CISL per divenire IAL SICILIA. Nell’ordinanza del Tribunale di Palermo Sezione V Civile Specializzata in Materia di Impresa, viene trascritto che lo IAL CISL SICILIA aveva i conti in DISSESTO FINANZIARIO a partire dal 2010 e purtuttavia gli viene riconosciuta inspiegabilmente la personalità giuridica dalla Regione siciliana e il Durc da parte dell’Inps: è il più grande fra tutti i buchi neri sfuggito alla osservazione di tanti osservatori astronomici; i bravi scienziati capiranno al volo l’analogia. Di buco in buco, osserviamo pure che lo stesso Ente, malgrado abbia usufruito dei finanziamenti pubblici regionali del Prof 2010, non ha pagato ai propri dipendenti dicembre e tredicesima 2010. La rassegna dei buchi neri scorre: nel 2011, oltre ad usufruire della ammissione al finanziamento prof 2011, utilizza i finanziamenti degli ammortizzatori sociali di Stato, chiamati Cigd.
Un “innominato” sulla plancia di comando
Si osserva, al volo, che in tutto questo giochetto, il nome di chi amministrava lo IAL per conto della Cisl siciliana e cioè il Rappresentante Legale pro tempore non viene menzionato nell’ordinanza: è palese però che tale manzoniano “innominato” gestisca questo ente fino a Ottobre o Novembre 2011 . Nella notte in cui tutte le vacche diventano nere, la Cisl decide di gettare il bambino (i suoi dipendenti), con tutta l’acqua sporca ( i debiti): cede l’Ente, il gioiello di famiglia, a famigli, bardi, di un’ala del PD (area innovazione) e a personaggi dai trascorsi sindacali all’interno della stessa Cisl come dirigenti. Questo novellame manageriale, a sua volta, nomina agli incarichi esecutivi amici cari e docili prestanomi (autisti, accompagnatori e uomini di fiducia). Si apre un altro buco nero e la forza dell’entropia riesce, anche questa volta, a fare riconoscere all’ Ente la personalità giuridica, il Durc e, come prima, a fargli usufruire dei finanziamenti dell’Avviso 20 contemporaneamente ai fondi della Cigd. Il buco fagocita ogni cosa: infatti, pur avendo ricevuto tutti questi finanziamenti pubblici, l’Ente risulta non aver pagato moltissime retribuzioni, assegni familiari, contributi, Agenzia delle Entrate, locatori, fornitori ecc ecc.
L’incredibile storia dell’immobile di Termini Imerese
A Dicembre del 2015 il Tribunale Fallimentare di Palermo dichiara fallito questo ente, malgrado – altro buco nero – la Cassazione recentemente dichiari che gli enti del comparto Formazione non possono fallire, visto che si parla della famiglia di enti definiti “senza scopo di lucro”. Intanto, la maggior parte degli esposti presentati da gruppi di ex dipendenti che informano delle tante ruberie e degli illeciti vengono archiviati dagli organi competenti. La stessa ordinanza che mette in risalto a chiare lettere gli illeciti, sinora non risulta essere entrata nello spettro visivo di altre autorità di giustizia “consorelle”. Ma il buco nero per eccellenza è rappresentato dalla storia dell’immobile di Termini Imerese. Vi ricordo che un Decreto Interministeriale datato 1/6/1971 disponeva indiscutibilmente che in mancanza di attività da parte del soggetto, e cioè lo IAL, a cui era stato affidato, esso immobile deve essere restituito alla Regione. Anche in questo caso, l’entropia del buco nero, inspiegabilmente, fa inserire tale immobile nel fallimento dell’Ente come fosse un bene a esso disponibile. Chiaramente, la cosa espone l’amministrazione regionale a poter essere ritenuta responsabile di un danno erariale. Concludendo, in questo ultimo decennio eravamo a Scherzi a parte o a Zelig perche’ nessuno vedesse nelle mani di quali “MENTI RAFFINATE” sono finiti gli ex dipendenti dello IAL CISL SICILIA successivamente IAL SICILIA? Mi pare che il solo e solito buco nero che tutti studino è nelle terga degli ex operatori della Formazione Professionale. A voi le dovute considerazioni.
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