E poi c’è quel vasto movimento che chiedeva un radicale cambiamento delle politiche a livello globale. Non è morto dopo Genova, anzi. Si sarebbe ritrovato con entusiasmo a Firenze un anno dopo, poi avrebbe assorbito le proteste contro la guerra in Iraq del 2003, e ancora, negli anni a venire, le lotte per i beni comuni dalla Val di Susa ai referendum per l’acqua pubblica sono la coda lunga di quel movimento. Così come molte tematiche e riforme, anche di ampiezza globale, che in questi mesi stiamo affrontando nascono anche da lì, da quell’energia e da quei laboratori di idee che erano i social forum”. “Nulla si perde, e dunque non è vero che di quelle giornate non sia rimasto nulla. A livello personale non ho mai perso l’entusiasmo di stare dalla parte che ritenevo giusta, nè ho perso la fiducia nelle istituzioni democratiche che oggi mi onoro di rappresentare. E da rappresentante dello Stato, a 20 anni esatti da quel 20 luglio, voglio dedicare un pensiero e un abbraccio a Haidi e Giuliano Giuliani. Non dimentichiamo”.
(ITALPRESS).
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