- Il concetto di ipogamia
- Solo il 4% delle donne accetta una relazione con un uomo più basso
- Negli Stati Uniti d’America il numero delle donne laureate ha superato il numero dei maschi laureati. Tra un po’ il numero di maschi adeguati per le donne si ridurrà
- Un futuro senza uomini? Non esattamente: un futuro con una grande maggioranza di donne che non avrenno bisogno degli uomini
di Nota Diplomatica
Il concetto di ipogamia
Maschi squalificati – Emerge prepotentemente negli Stati Uniti un nuovo e interessante problema
sociale: tante donne, troppe, non riescono a trovare l’uomo che fa per loro. La causa, almeno secondo gli
studiosi dell’argomento, ha un nome: ipogamia. Si tratta del fenomeno, rafforzato da molti
millenni di evoluzione, per cui le donne – con eccezioni relativamente rare – tendono a preferire partner riproduttivi con
caratteristiche tali da supporre che possano mantenere e proteggere l’eventuale
famiglia: fisicamente possenti, con una posizione sociale – o almeno un reddito – superiore
e con solide prospettive future. L’esempio più chiaro del meccanismo ipogamico riguarda le differenze di altezza.
Solo il 4% delle donne accetta una relazione con un uomo più basso
Secondo uno studio dell’Università di Groningen, in Olanda, le donne – idealmente – preferirebbero
un uomo più alto di loro di 21 cm. Anche gli uomini si aspettano di
essere più alti delle loro compagne – ma a loro basta mediamente una differenza
d’altezza di soli otto cm… Da una ricerca condotta su un campione di studenti universitari emerge che
solo il quattro percento delle donne accetterebbe una relazione con un uomo più basso.
Che tutto ciò possa discendere da un bisogno ultra-millenario di protezione fisica in un mondo ostile è
evidente. Ma lo stesso fenomeno è presente oggi anche in ambito economico. Secondo un sondaggio
dell’americano Pew Research Center, tra le donne “single” interpellate, il 78% dava “molta importanza”
al fatto che il fidanzato avesse un lavoro stabile. Per gli uomini invece, solo il 48% considerava altrettanto
importante il posto stabile della fidanzata.
Negli Stati Uniti d’America il numero delle donne laureate ha superato il numero dei maschi laureati. Tra un po’ il numero di maschi adeguati per le donne si ridurrà
Anche le prospettive future del partner potenziale hanno grande importanza, ed è qui che casca l’asino
americano. È dagli anni ’90 che negli Usa le donne laureate superano – di molto – i maschi laureati. Già
nel 2013, il 37% delle donne americane tra i 25 e 29 anni era laureato: degli uomini solo il 30%. Negli Stati
Uniti le donne sono ormai la fonte primaria di reddito nel 40% delle famiglie.
La difficoltà nasce dal fatto che le donne di successo vogliono uomini di successo, e questi
scarseggiano. Semplicemente, più una donna riesce nella vita, minore è il numero di maschi “adeguati”
tra i quali scegliere il partner. La banca Morgan Stanley calcola che il 45% delle lavoratrici americane sarà
senza marito e senza figli già nel 2030. In quell’anno, sempre secondo la banca, negli Usa la percentuale
di donne single supererà quella delle donne sposate.
Un futuro senza uomini? Non esattamente: un futuro con una grande maggioranza di donne che non avrenno bisogno degli uomini
Il “data scientist” Vincent Harinam, della Cambridge University, ha calcolato – basandosi sulle
caratteristiche dei candidati matrimoniali “ideali” emersi dalle ricerche sulle preferenze di coppia – che i
maschi americani corrispondenti alle attese delle donne Usa sono poco più di un milione. Le donne a
cui tocca contenderseli sarebbero invece 32,8 milioni. Lo squilibrio – incolmabile se si vuole un partner
ideale – è evidente. Certo, in quest’epoca di inseminazione artificiale, le donne potrebbero fare del tutto a meno dei maschi,
anche nel caso in cui volessero avere dei figli. Da diversi Paesi anglosassoni arrivano infatti notizie di
un’impennata nel numero di donne senza un partner maschile che si sottopongono a trattamenti della
fertilità per poter partorire lo stesso. Forse gli uomini saranno presto obsoleti.
Foto tratta da Città Nuova
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