- Ennesima denuncia dell’Associazione Comitati Civici di Palermo sul degrado di Villa Sperlinga
- “Non è stato neanche posto un rimedio al pericolo rappresentato dai diversi varchi verso la vasca, da dove potrebbe precipitare in acqua qualche bambino”
Ennesima denuncia dell’Associazione Comitati Civici di Palermo sul degrado di Villa Sperlinga
Parlare di degrado a Palermo è ormai inutile. Anche perché il “minni staiu futtennu” fa scuola tra chi dovrebbe fare qualcosa. Di fatto, l’attuale amministrazione comunale non andrà a casa perché sostenuta da chi, a parole, dice di fare opposizione. Tutto è consentito. E parti di città va in malora. Per fortuna c’è chi non si arrende: è il caso dell’Associazione Comitati Civici di Palermo che denuncia il malgoverno. Questa volta punta i riflettori su Villa Sperlinga, dove il degrado avanza:
“Non è stato neanche posto un rimedio al pericolo rappresentato dai diversi varchi verso la vasca, da dove potrebbe precipitare in acqua qualche bambino”
“Segnaliamo, ancora una volta, la situazione di estremo degrado di villa Sperlinga. Nonostante la situazione sia a conoscenza di codesta Amministrazione, nulla è stato fatto per ripulire il laghetto, che si presenta sporco, con acque putride e stagnanti, con i pesci e le tartarughe in evidente sofferenza. Lo stato precario in cui è tenuto è intollerabile dal punto di vista igienico-sanitario, aggravato, tra l’altro, dal caldo torrido di questo periodo. Non è stato neanche posto un rimedio al pericolo rappresentato dai diversi varchi verso la vasca, da dove potrebbe precipitare in acqua qualche bambino. E questo nonostante la segnalazione fatta de visu al dott. Marino, in occasione di una visita al sito. Occorre con urgenza porre rimedio al ripristino della sicurezza per evitare qualche disgrazia. È evidente anche la mancata manutenzione delle piante, come si vede dalle palme da cui pendono le foglie secche, o dai cespugli ridotti a grovigli di sterpaglie. Non è ammissibile che, viste anche le alte temperature estive ed in assenza di pioggia, non venga data acqua a sufficienza al verde pubblico procurando un danno irreversibile alle piante presenti nel giardino.
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