Lo scippo di fondi agricoli alle Regioni del Sud: perché la proposta dei grillini Patuanelli e Pignatone va respinta/ SERALE

9 giugno 2021
  • Non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire. Il Ministro grillino e nordista Patuanelli ancora non ha capito che si deve togliere dalla testa l’idea di scippare i fondi per l’agricoltura alle Regioni del Sud. La ‘compensazione’ è solo una trovata ‘coloniale’ 
  • Qualcuno spieghi al parlamentare nazionale grillino Pignatone che la ‘compensazione’ il Ministro Patuanelli la deve dare alle Regioni del Nord!
  • Lo Stato, con la trovata della ‘compensazione’, dal 2009 scippa alla regione siciliana 600 milioni di euro all’anno. La ‘compensazione’ non è mai arrivata. Stiano molto attenti gli agricoltori del Sud e della Sicilia  
  • Questa vicenda dimostra che meridionali e siciliani non debbono più votare Movimento 5 Stelle e, in generale, i partiti politici nazionali

Non c’è peggiore sordo di chi non vuol sentire. Il Ministro grillino e nordista Patuanelli ancora non ha capito che si deve togliere dalla testa l’idea di scippare i fondi per l’agricoltura alle Regioni del Sud. La ‘compensazione’ è solo una trovata ‘coloniale’ 

Sullo scippo di fondi alle agricolture delle Regioni del Sud Italia leggiamo un comunicato stampa del parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Dedalo Pignatone, con una proposta che, ne siamo certi, gli agricoltori del Sud e della Sicilia rimanderanno al mittente. Il ‘succo’ è il seguente: il Ministro grillino e nordista di Trieste delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, scipperà un bel po’ di soldi alle Regioni del Sud per darli al Nord (a quanto pare sarebbero diventati meno di 2 miliardi di euro: ma è da appurare); in cambio, le ‘colonie’ italiane del Sud e la Sicilia si accontenteranno di una compensazione. In pratica, il Nord si prende una parte delle risorse finanziarie delle Regioni del Sud in cambio di un’improbabile compensazione. facendo passare un principio in base al quale, ogni qual volta le Regioni del Nord lo riterranno opportuno, si prenderanno i fondi dell’agricoltura delle regioni del Sud che dovranno recarsi con il cappello in mano a Roma per la compensazione. Ma leggiamo il comunicato di questo genio grillino: “Il sostegno pubblico per le imprese agricole, in questo momento di estrema difficoltà, non vedrà alcuna riduzione. Come avevamo richiesto, il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli è pronto a istituire un Fondo per la compensazione del riparto delle risorse FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) così da reintegrare l’eventuale minore assegnazione complessiva per il biennio transitorio PAC (Politica Agricola Comune) 2021-2022. Una scelta che abbiamo fortemente auspicato, che sosterremo fermamente e che riesce a superare l’impasse generata dal mancato accordo tra le Regioni”. Questa ‘genialata’ Pignatone l’ha illustrata, così almeno abbiamo capito, dopo il question time tenuto oggi a Montecitorio assieme al collega grillino, Paolo Parentela.

Qualcuno spieghi al parlamentare nazionale grillino Pignatone che la ‘compensazione’ il Ministro Patuanelli la deve dare alle Regioni del Nord!

“Il ministro Patuanelli, dunque – dice ancora il genio Pignatone – trova la quadratura del cerchio di una vicenda intricata che spesso ha visto molti, purtroppo, parlare a sproposito. Si è partiti, infatti, da una situazione di stallo, per non parlare di un vero e proprio fallimento, frutto del mancato accordo in Conferenza Stato-Regioni che avrebbe arrecato gravi danni all’agricoltura italiana con conseguente impossibilità di programma e di spesa. Il ministro Patuanelli ha cercato a più riprese di superare il muro contro muro tra le 6 Regioni, principalmente del Sud, che parteggiano per una ripartizione delle risorse basata su ‘criteri storici’ e le restanti che sostengono la suddivisione tramite i nuovi criteri che partiranno con la nuova PAC nel 2023. Il riparto a ‘criteri misti’ proposto da Patuanelli per stimolare il dibattito ha visto le Regioni ferme sulle proprie posizioni – aggiunge Pignatone – senza portare alcun beneficio alle imprese se non quello di perdere ulteriormente tempo. Ora, dunque, qualsiasi ripartizione sarà effettuata, presumibilmente 90% criteri storici – 10% nuovi per il 2021 e 70-30% per il 2022, con 92 milioni di euro circa il Fondo complementare ristorerà chi riceverà di meno. Sarà compito delle Regioni e delle Province autonome individuare gli interventi da attuare, in modo coerente con i Piani di Sviluppo Rurale, con l’auspicio che non si verifichino lentezze e farraginosità nella spesa a cui spesso in molti territori abbiamo assistito”.

Lo Stato, con la trovata della ‘compensazione’, dal 2009 scippa alla regione siciliana 600 milioni di euro all’anno. La ‘compensazione’ non è mai arrivata. Stiano molto attenti gli agricoltori del Sud e della Sicilia  

Intanto va detto che Pignatone le cose le racconta in modo confuso. I rappresentanti delle Regioni del Sud non si sono opposti alla rivisitazione della ripartizione dei fondi a sostegno dell’agricoltura: al contrario, hanno sempre detto che se il Ministro vuole rivedere la ripartizione di tali fondi, ebbene, la rivisitazione non può essere fatta soltanto sul secondo Pilastro, ma anche sul primo Pilastro: linea che è stata illustrata in modo chiaro. Il Ministro nordista Patuanelli, invece, vuole togliere i fondi alle Regioni del Sud per poi compensarli con un nuovo fondo. Al Ministro Patuanelli e al suo scudiero siciliano Pignatone va detto che la ‘compensazione’ il Governo la può dare direttamente alle Regioni del Nord, senza passare dallo scippo di fondi alle Regioni del Sud. Al Ministro grillino nordista Patuanelli e a Pignatone diciamo che le ‘compensazioni’ dello Stato i Siciliani le conoscono molto bene. Con la legge Finanziaria nazionale del 2007, ad esempio, il Governo Prodi ha tolto al fondo sanitario siciliano quasi 600 milioni di euro all’anno a partire dal 2009 in cambio di una ‘compensazione’ a valere sulle accise petrolifere. Da allora la Regione siciliana aspetta la ‘compensazione’ di circa 600 milioni di euro all’anno sulle accise petrolifere che, fino ad oggi, si configura come una beata minchia!

Questa vicenda dimostra che meridionali e siciliani non debbono più votare Movimento 5 Stelle e, in generale, i partiti politici nazionali

Ribadiamo: se il Ministro Patuanelli vuole dare alle Regioni del Nord non abbiamo capito se 2 miliardi di euro o 900 milioni di euro, ebbene, li eroghi direttamente come ‘compensazione’ alle stesse Regioni del Nord: non c’è alcun bisogno, infatti, di toglierli alle Regioni del Sud per darli al Nord, perché questo, oltre ad essere una perdita di tempo, non è affatto un metodo sicuro, perché lo Stato, così come non ha mai ‘compensato’ lo scippo di quasi 600 milioni all’anno alla sanità siciliana potrebbe fare la stessa cosa con i fondi agricoli. Per non parlare, come già sottolineato, del pericoloso precedente che si verrebbe a creare. Infine, qualche considerazione sui parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle: questa vicenda paradigmatica dimostra due cose. Primo: che i siciliani, votando Movimento 5 Stelle, hanno commesso un grossissimo errore, perché i parlamentari eletti – regionali e nazionali – si stanno comportando come i parlamentari di altri partiti politici nazionali: mai disponibili a difendere concretamente la Sicilia. Secondo: questa vicenda è la dimostrazione matematica del perché i Siciliani non debbono votare mai più partiti nazionali, a cominciare proprio dal Movimento 5 Stelle che ormai è di gran lunga peggiore del PD, partito del quale, non a caso, è alleato.

Foto tratta da Suolo e Salute

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