- In realtà a Palermo non manca soltanto la maggioranza a sostegno del sindaco: mancano politica e senso della realtà
- Nella città dove tutto va a rotoli: a cominciare dal cimitero dei Rotoli
- E mentre tutto va a rotoli i Tram circolano quasi vuoti
- Due ponti cittadini abbandonati e la città sempre più inquinata dai mezzi gommati pesanti
In realtà a Palermo non manca soltanto la maggioranza a sostegno del sindaco: mancano politica e senso della realtà
Su 40 consiglieri comunali il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, può contare solo sull’appoggio di 11 di loro. E gli altri 29? In occasione della mozione di sfiducia, il primo cittadino si è salvato con 21 voti a suo favore e 19 voti contrari. Ora non si sta capendo più niente. I renziani si sono chiamati fuori dalla Giunta. I due assessori di questo schieramento politico – Toni Costumati e Leopoldo Piampiano – si sono dimessi. Si dice che anche il PD stia prendendo le distanze dal sindaco. Da quello che si capisce, PD e Italia Viva si rendono conto che la città è alla frutta, ma si guardano bene dal mandare a casa il sindaco. Pensano, gli esponenti di PD e Italia Viva, che restando fuori dall’amministrazione comunale gli elettori non li assoceranno alla gestione disastrosa della città. E’ un’illusione, ma a loro basta. Le opposizioni, dal canto loro, non si muovono: a meno che non ci ripensino, non dovrebbe materializzarsi una seconda mozione di sfiducia. E una ragione c’è: lasciando le cose come sono, i problemi della città non potranno che aumentare. Il problema, in questa storia di tattica politica, è che mentre Orlando prosegue nella sua gestione solitaria Palermo sta andando in malora. Pensare che si possa andare avanti così per un altro anno è irrazionale, ma nessuno fa la prima mossa. In un momento così difficile – con il Covid che ‘morde’ – Palermo si presenta senza politica e senza senso di realtà.
E mentre tutto va a rotoli i Tram circolano quasi vuoti
Non c’è nemmeno bisogno di ricordare com’è ridotta la Palermo di oggi, dove quasi tutto va a rotoli. E dove la parola “Rotoli”, quasi per uno strano segno del destino, ricorda il cimitero della città dove le bare accatastate stanno raggiungendo quota ‘900. A Roma ha fatto scalpore la lamentare di una persona che, da un mese, non riesce a dare sepoltura a un proprio congiunto. A Palermo è così da quasi un anno e a lamentarsi sono migliaia di congiunti: ma tutto è a posto. Le ‘carte’, a quanto pare, sono posto. Quello che succede è incredibile, ma siccome l’incredibile è ormai la cifra del capoluogo siciliano, nessuno ci fa più caso. Provate a immaginare se cose del genere fossero accadute in una città amministrata dalla Lega: sarebbero arrivate le televisioni di tutto il mondo! Invece basta essere ‘europeisti’ e fare parte della finta sinistra che oggi imperversa in tutta la ‘presunta’ Unione europea per potere fare tutto e il contrario di tutto. Tutto, nella Palermo di oggi, ‘viaggia’ tra l’assurdo e il grottesco. E’ assurdo che mentre il Bilancio del Comune presenta problemi enormi i Tram circolino quasi vuoti. Fermandoli si potrebbe risparmiare un bel po’ di quattrini, magari per far funzionare altri servizi oggi carenti, se non assenti. Invece no, il Tram deve continuare a fare avanti e indietro.
E della ZTL ne vogliamo parlare?
E che dire della cervellotica Zona a Traffico Limitato (ZTL)? Dopo che la situazione dei contagi si è aggravata è stata sospesa. Siccome Palermo è rimasta zona rossa (prescrizioni che valgono più che altro per ristoratori e per qualche altra tipologie di imprese, soprattutto commerciali), la ZTl è stata bloccata. Riprenderà quando finirà la zona rossa. A nulla vale segnalare che quando c’è una pandemia i trasporti privati debbono avere la prevalenza su quelli pubblici per evitare assembramenti. A Palermo, invece, anche in piena pandemia la ZTL ha continuato ad essere operativa, scoraggiando i trasporti privati e incoraggiando i trasporti pubblici. Poi, però, se i contagi aumentano si bloccano le attività economiche e si vieta la vendita di vino nei supermercati dopo le 18,00!
Due ponti cittadini abbandonati e la città sempre più inquinata dai mezzi gommati pesanti
Che dire, poi, dei due ponti cittadini che collegano la città con la parte orientale della Sicilia? Presentano problemi da anni, ma non è stato fatto nulla. Se il sindaco fosse stato leghista sarebbe scoppiato il quarantotto, siccome non è laghista tutto va bene. I due ponti pericolanti – il ponte Corleone e il ponte Oreto – sono interdetti ai mezzi gommati pesanti. Risultato: per aggirare il problema gli stessi mezzi pesanti invadono la città. Il paradosso? Che la ZTL è stata voluta non per fare ‘cassa’, ma per tutelare i cittadini dall’inquinamento. Stranamente, nessuno si occupa dell’inquinamento provocato dai mezzo gommati pesanti che invadono la città. E nn stiamo citando gli altri problemi, dalle strade cittadine tutte buche all’immondizia non raccolta, dal trasporto pubblico delle persone penoso ai tati cantieri che bloccano la città: cantieri in alcuni casi eterni. In questo scenario si inseriscono i provvedimenti anti-Covid che penalizzano non tanto i cittadini, che alla fine si arrangiano (in molti casi ignorando le prescrizioni: il non uso della mascherina, a Palermo, è passato di moda alla fine di Maggio dello scorso anno), quanto alcune tipologie di imprese che sono ormai allo stremo. Servirebbe, in questa fase, un’amministrazione comunale attiva, razionale, attenta: invece c’è il vuoto, culturale e morale, prima che politico e amministrativo.
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