- Ormai a Palermo si assiste a scene surreali: il Comune pignora i beni di una società – l’Amat – che è controllata dallo stesso Comune!
- L’Amat si occupa del trasporto pubblico delle persone. A quanto pare non avrebbe pagato la Tari e la Tosap al Comune
- Se il Comune avesse pignorato il Tram si sarebbero risparmiati un sacco di soldi, se è vero che la gestione del Tram, ogni anno, costa una barca di soldi!
Ormai a Palermo si assiste a scene surreali: il Comune pignora i beni di una società – l’Amat – che è controllata dallo stesso Comune!
Il Comune di Palermo pignora se stesso? Può apparire un paradosso, ma sembra proprio che di una storia paradossale si tratti. L’attuale amministrazione comunale guidata da Leoluca Orlando ha infatti pignorato 33 auto all’Amat, l’Azienda che in città si occupa del trasporto pubblico delle persone. In questa storia c’è, come dire?, un piccolo problema: l’Amat è una società per azioni controllata dallo stesso Comune di Palermo! Tra l’altro, i vertici dell’Amat li nomina il Comune di Palermo. Insomma, fa tutto il Comune del capoluogo siciliano: nomina i vertici della società e poi, siccome l’Amat non avrebbe pagato la Tari (Tassa sull’immondizia) e la Tosap (Tassa sull’occupazione del suolo pubblico) ha deciso di pignorare 33 mezzi dell’Amat!
L’Amat si occupa del trasporto pubblico delle persone. A quanto pare non avrebbe pagato la Tari e la Tosap al Comune
La storia di questo strano pignoramento sarebbe emersa ieri durante i lavori della sesta commissione consiliare. L’Amat – questa la ragione del contenzioso – non avrebbe pagato la Tari e la Tosap sulle strisce blu. L’Amat ha vinto in primo e in secondo grado. Il Comune non si è arreso e ha presentato ricorso in Cassazione. A quanto pare, il pignoramento risale allo scorso anno. All’Amat hanno scoperto il tutto in questi giorni. L’Azienda comunale ha diramato una nota con la quale spiega che è bene non utilizzare i mezzi pignorati perché si rischia una multa che oscilla da 77 euro a oltre 3 mila euro. Pensate un po’: il blocco delle vetture ha creato disagi ai dipendenti dell’Amat che svolgono attività di controllo, le verifiche in caso di guasti o incidenti e il rifornimento dei biglietti! Sembrerebbe che alcuni dipendenti dell’Azienda di trasporto urbano, per garantire comunque il servizio, stano utilizzando i propri mezzi! Per completezza d’informazione, va detto che tra i mezzi di trasporto dell’Amat pignorati pare che ci siano anche 8 vetture del servizio di car sharing.
Se il Comune avesse pignorato il Tram si sarebbero risparmiati un sacco di soldi, se è vero che la gestione del Tram, ogni anno, costa una barca di soldi!
Pensate un po’ cosa sarebbe successo se una cosa del genere l’avesse fatta il sindaco di un Comune amministrato dalla Lega: titoli di prima pagina, servizi in televisione: di tutto e di più. Ma il sindaco di Palermo, Orlando, non è leghista: al massimo, si può dire che è entrato nel PD quando il segretario di questo partito era Matteo Renzi, altro ‘genio’ della politica. Volendo, forse la vicenda non è solo paradossale, ma surreale. Perché un Comune che trascina in giudizio una propria società controllata è veramente oltre la realtà. Detto questo, noi proviamo a dare un consiglio al Comune di Palermo: perché invece di pignorare i mezzi che il personale dell’Amat utilizza per lavorare – e quindi per fornire un servizio ai cittadini – il Comune di Palermo non pignora il Tram? Se non ricordiamo male, il Tram è gestito dall’Amat, anche se in verità non sappiamo se la proprietà del Tram sia dell’Amat. Se sì, il Comune, pignorando il Tram, risparmierebbe un sacco di soldi, perché il Tram di Palermo, ogni anno, costa una barca di soldi.
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