- Franco Calderone, Equità Territoriale: “Troppo caos in Sicilia con le vaccinazioni. Se l’assessore Razza non garantisce la sicurezza è meglio che si dimetta”
- Il caos vaccinazioni, a Palermo, non è solo alla Fiera del Mediterraneo: c’è anche il caos al CTO
- Franco Calderone: “Sbagliati gli hub per la vaccinazione, perché se gestiti male provocano assembramenti”
- “Il Governo regionale chiarisca cosa sta succedendo a Lipari con le vaccinazioni”
Franco Calderone, Equità Territoriale: “Troppo caos in Sicilia con le vaccinazioni. Se l’assessore Razza non garantisce la sicurezza è meglio che si dimetta”
“Quello che è avvenuto stamattina presso il plesso sanitario del CTO di Palermo è vergognoso. Oltre duecento persone assembrate in uno stanzone, l’una attaccata all’altra in attesa della vaccinazione anti-Covid. Una situazione di pericolo non soltanto per le persone in fila per la vaccinazione, ma anche per i medici e per gli infermieri. Tanto che, a un certo punto, è intervenuta la Polizia. Tutto questo fa il paio con il caos che si registra presso lo spazio della Fiera del Mediterraneo di Palermo. L’assessore regionale alla Salute-Sanità, Ruggero Razza, non sa nulla? Se non è in grado nemmeno di garantire la sicurezza negli ospedali, oltre che alla Fiera del Mediterraneo, sarebbero più che mai opportune le sue dimissioni”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale (EQ) in Sicilia, il Movimento dello scrittore e meridionalista, Pino Aprile.
Il caos vaccinazioni, a Palermo, non è solo alla Fiera del Mediterraneo: c’è anche il caos al CTO
Non è la prima volta che che il CTO di Palermo finisce nell’occhio del ciclone per la carente organizzazione in materia di vaccinazione. Poco meno di un mese fa non sono mancate le polemiche. Le lamentele riguardano soprattutto la sala d’attesa, troppo piccola e con poche sedie. Inevitabili gli assembramenti. Leggiamo in un articolo di Palermo Today del 26 Febbraio scorso: “CTO, disagi per gli anziani in attesa del vaccino: Sala piccola, assembramenti inevitabili”. E ancora: “La sala d’attesa è evidentemente troppo piccola e poco areata per accogliere tutti. Innanzitutto si deve calcolare che, data l’età dei pazienti, ogni vaccinato si presenta con un accompagnatore. Non per capriccio ma per necessità. Le sedie, già poche, sono in numero ancora ridotto per via del distanziamento. E qui i primi problemi. Possono attendere anche un’ora senza sedersi e in una stanza affollata? Non è il caso. Abbiamo fatto tanti sacrifici per proteggerli e vedere tutta quella folla mette paura. Allora si opta per il giardino. Ma questa ipotesi è praticabile solo se c’è bel tempo”. Stamattina c’era freddo. E gli utenti erano tutti nello stanzone. Da qui il caos denunciato da Calderone. Nell’articolo del 26 Febbraio c’è anche la replica dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello: “Oggi è stata una giornata particolare perché complessivamente abbiamo vaccinato più di 300 persone e vi erano anche seconde dosi, ma comunque gli over 80 hanno avuto la precedenza. Abbiamo cercato di rispettare il più possibile la fascia oraria attribuita, ma non sempre è facile. Gli spazi non sono così esigui, ma è pur vero che spesso l’over 80 giunge in sede vaccinale con più di un caregiver (colui che in famiglia si prende cura, che assiste e supporta il proprio caro, ndr) e questo influisce. Comunque ragioneremo su soluzioni migliorative dell’accoglienza”. Oggi, in verità, le “soluzioni migliorative” non si sono viste.
Franco Calderone: “Sbagliati gli hub per la vaccinazione, perché se gestiti male provocano assembramenti”
“In queste ore – dice sempre il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia – è sotto gli occhi di tutti la chilometrica fila di persone, e tra queste anche anziani e malati, a Palermo, presso la Fiera del Mediterraneo. A questo si aggiungono i fatti di stamattina al CTO, sempre di Palermo. E il caos che si registra in altri centri della Sicilia. Tutto questo è intollerabile. Anziani, malati e, in generale, tutti i cittadini hanno diritto a un servizio vaccinazione celere ed efficiente. La logica degli hub dove concentrare i cittadini che si debbono vaccinare è sbagliata. Esiste, anche se spesso solo sulla carta, la medicina territoriale. In alcuni punti di medicina territoriale i servizi medici sono carenti. Ma i locali sono disponibili. Invece di concentrare i cittadini che si debbono vaccinare in un hub, o farli arrivare a centinaia in un ospedale, senza garantire il minimo controllo e provocando, di conseguenza, assembramenti, si possono utilizzare i presidi sanitari della medicina territoriale, distribuendo la popolazione che si deve vaccinare in più punti. Si consentirebbe a chi abita lontano dall’hub di recarsi in un luogo più vicino e, soprattutto, si eviterebbe il caos di questi giorni. Non si possono penalizzare le imprese per prevenire caos e contagi, mentre la stessa amministrazione regionale che penalizza le imprese, crea assembramenti per le vaccinazioni!”.
“Il Governo regionale chiarisca cosa sta succedendo a Lipari con le vaccinazioni”
“Intollerabile, poi – conclude Calderone – quello che si sta verificando in queste ore a Lipari. A giudicare da quello che si legge in rete, a Lipari mancherebbe il personale medico per effettuare le vaccinazioni. Abbiamo letto testimonianza di abitanti delle Eolie che dicono che, dopo l’avvio della campagna di vaccinazione, il numero di sanitari addetti alla vaccinazione è diminuito. Invitiamo il Governo regionale a verificare cosa sta succedendo nelle isole Eolie sul fronte della vaccinazione”.
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal
