- Milioni di topi invadono fienili, granai e anche le abitazioni
- A quanto pare la spiegazione del fenomeno sarebbe legare ai cambiamenti climatici
- C’è anche un’altra spiegazione: con i tanti edifici chiusi causa e con la carenza di immondizia nelle città i topi si sono riversati nelle zone residenziali di periferia
- Buone notizie per Palermo…
- Le possibili malattie che possono essere trasmesse all’uomo
Milioni di topi invadono fienili, granai e anche le abitazioni
Si cerca di capire il perché i topi – milioni e milioni di topi – stanno letteralmente invadendo il Sud Est dell’Australia, ovvero il nuovo Galles, la cui capitale è Sydney. Per gli australiani non è una novità, ma questa volta l’invasione è veramente pesante e si teme che questi animali possano provocare malattie infettive. Non è un’ipotesi campata in aria, perché i topi non si limitano ad assaltare i granai in cerca di cibo, ma stanno prendendo di mira anche le case. Sulla rete circolano video impressionanti (blitz quotidiano pubblica un video qui). (Qui un altro video di youmedia).
A quanto pare la spiegazione del fenomeno sarebbe legata ai cambiamenti climatici
Perché un’invasione di topi così massiccia? La spiegazione dominante è legata al clima. L’Australia, negli ultimi anni, ha fatto registrare un lungo periodo di siccità. Quest’anno, invece, sono arrivate le piogge, soprattutto nella parte orientale del Paese. Il cambiamento climatico avrebbe provocato condizioni favorevoli per la riproduzione dei topi. Così, a milioni, i topi invadono fienili, granai e anche le abitazioni alla ricerca di cibo. Sono pericolosi? Sì, perché portano malattie. E possono anche mordete l’uomo. Fino ad ora – come riferiscono i giornali – tre persone sono finite in ospedale dopo essere state morse dai topi.
C’è anche un’altra spiegazione: con il lockdown imposto dalla pandemia sono tanti gli edifici chiusi: così i topi si sono riversati nelle zone residenziali di periferia
Su Veb.it leggiamo anche un’altra interpretazione dell’aumento de numero di topi nel Sud Est dell’Australia. “La pandemia di coronavirus potrebbe aver generato quella che un esperto di controllo dei parassiti chiama ‘la nuova peste dei ratti’. Con molti edifici messi in sicurezza e chiusi a Sydney, a causa del lockdown, i topi affamati si sono diretti verso le zone residenziali in periferia per cercare cibo”. E ancora: “Tuttavia, con un calo di cibo e immondizia nelle città a causa della pandemia, i ratti possono diventare più aggressivi e ‘arrabbiati’ portando gli stessi roditori a mangiarsi a vicenda se esauriscono possibilità alimentari”. Buone notizie per Palermo, dove non c’è il pericolo che i topi non trovino immondizia per le strade: quindi mangiano in strada e lasciano in pace le abitazioni. Volete vedere che è per questo che a Palermo non si raccoglie l’immondizia dalle strade?
Le possibili malattie che possono essere trasmesse all’uomo
Se da un lato l’Australia è riuscita a contenere la pandemia di Covid-19, dall’altro nella parte Sud est dei Paese cresce la preoccupazione per il possibile dilagare di malattie. Non sono malattia da prendere sotto gamba: anzi. Si possono contrarre queste patologie entrando in contatto diretto con l’urina di un roditore attraverso la contaminazione di oggetti o superfici, ma anche attraverso acqua e cibo contaminati dall’urina di topo. L’urina di topo è molto pericolosa e può anche contaminare l’aria (qui un articolo sulle malattie che possono essere provocate dai topi).
Foto tratta da Il Messaggero
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