- Non vi è schiavo peggiore di quello che non sa di esserlo
di Diego Fusaro
Ho provato anch’io, nel mio piccolo, a fare un esperimento sociale davvero di piccola portata. Ho pubblicato una mia foto scattata in una passeggiata mattutina in solitaria sulla spiaggia marchigiana, sostenendo che senza libertà la vita semplicemente non è. Ebbene, mi ha colpito la risposta livorosa di centinaia di servi volontari, come li appellerebbe Étienne de La Boétie. La potenza del nuovo ordine terapeutico e della centrifugazione dei cervelli che esso ha operato fino a spappolarli è tale per cui anche una semplice passeggiata in solitudine in riva al mare è considerata un gesto eversivo, degno di essere represso in nome del mito della protezione totale. Secondo suddetta massa di servi volontari, vi sarebbe una correlazione diretta fra la mia passeggiata solitaria in riva al mare e le terapie intensive al collasso. Non vi è schiavo peggiore di quello che non solo non sa di esserlo, ma addirittura vuole esserlo scambiando per libertà la propria servitù.
Foto tratta da Studio Diellea
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