- Come ha dimostrato sui fondi del Recovery italiani, affidati ai ‘Signori del globalismo’, Draghi le cose le fa
- L’articolo di ‘ProiezionidiBorsa’ citato da Gianluigi Paragone di Italexit
- Che diranno Salvini, Berlusconi e Fassina?
Come ha dimostrato sui fondi del Recovery italiani, affidati ai ‘Signori del globalismo’, Draghi le cose le fa
Torna l’IMU sulla prima casa? Sembrerebbe proprio di sì. E’ questa l’indicazione che l’unione europea dell’euro avrebbe dato all’attuale Governo presieduto da Mario Draghi. Chi andrebbe a toccare? Il conto è presto fatto: in Italia 57 milioni di immobili sono di proprietà. Di questi, poco più del 60% sono prime case. Di fatto, il Governo Draghi si accingerebbe a dare una bella ‘tosata’ a circa 40 milioni di italiani proprietari di casa. Insomma, il Governo del già protagonista della privatizzazione dell’Italia nei primi anni ’90, poi presidente della BCE (passando per la ‘tosatura’ alla Grecia) mostra il suo vero volto: ha già affidato la gestione dei circa 220 miliardi di euro del Recovery Fun (o Plan) ai ‘Signori della finanza mondiale’ e ora si accinge a dare una ‘strigliata’ agl’italiani proprietari di case. Attenzione: la notizia del ripristino dell’IMU sulla prima casa non è nuova: nell’Autunno dello scorso anno ne hanno parlato il PD e il commissario UE italiano, Paolo Gentiloni. Oggi sulla vicenda torna Pierluigi Paragone, leader di Italexit, la formazione politica che si batte per far uscire l’Italia dall’Unione europea dell’euro.
L’articolo di ‘ProiezionidiBorsa’ citato da Gianluigi Paragone di Italexit
“‘Ce lo chiede l’Europa’ – scrive Paragone sulla propria pagina Facebook -. Un ritornello che sentiamo da tanti anni, troppi. Un ritornello che ha devastato la vita e l’economia del nostro Paese. E ora che a Palazzo Chigi c’è Draghi, Bruxelles torna a premere per far attuare all’Italia alcune riforme decisamente impopolari. L’ultima raccomandazione al nostro governo riguarda il ritorno dell’Imu sulla prima casa. Il
combinato tra la Commissione europea e quanto chiesto da Banca d’Italia, in aggiunta alla chiara matrice filo europeista del nostro Governo, rende l’ipotesi realistica. Sembra infatti che l’Imu sulla prima casa, che sarebbe una patrimoniale celata per le famiglie italiane, sia la soluzione a tutti i mali della nostra economia”. Paragone cita un articolo di ProiezionidiBorsa, dove si legge che la “come la Commissione Europea consigli vivamente all’Italia di ‘aumentare il gettito delle imposte patrimoniali correnti e aggiornare la corrispondente base imponibile’”. All’Unione europea dell’euro non va proprio giù che l’Italia, dal 2014, abbia abolito l’IMU sulla prima casa: “… la Commissione si spinge nell’osservare come la riduzione della tassazione patrimoniale (prima casa) non sia giustificata da nessun motivo di efficienza. Se a ciò si aggiunge l’intervento in tal proposito favorevole di Banca d’Italia, si suppone notevolmente probabile un intervento in tal senso. Quando? Nella riforma fiscale che sta prendendo vita in questi giorni”.
Che diranno Salvini, Berlusconi e Fassina?
Insomma, il Governo Draghi prepara la sorpresa. Sul PD non abbiamo nulla da dire. Questo partito è già al 18% e, al massimo, perderà qualche altro punto percentuale di voti. Nulla da dire anche sul Movimento 5 Stelle, destinato a scomparire. Siamo invece curiosi di capire cosa diranno, se l’IMU sulla prima casa si materializzerà, il leader della Lega, Matteo Salvini, e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Entrambi sono entrati a far parte del Governo Draghi spiegando che non ci sarebbero state nuova tasse e nuove imposte. Ce la vogliamo proprio vedere tutta. Interessante anche – sempre che l’IMU sulla prima casa si materializzerà – capire cosa dirà Stefano Fassina e, in generale, la Sinistra di Liberi e Uguali della quale Fassina fa parte. Spesso critico sull’Unione europea, Fassina, che nella vita fa l’economista, non dovrebbe certo essere favorevole al ritorno dell’IMU sulla prima casa. Lo stesso discorso vale per il partito di Fassina, Liberi e Uguali. Vedremo.
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