Governo Draghi e pandemia: continua il genocidio di ristoratori, gestori di palestre, cultura e spettacoli

24 febbraio 2021
  • Alle varianti del virus fanno da sponda le ‘varianti’ neoliberiste nella versione sanitaria: rigore, austerità, privazione delle libertà  
  • Per salvarci la vita stanno distruggendo l’economia
  • Il nuovo autoritarismo per il “nostro bene”

di Diego Fusaro

Alle varianti del virus fanno da sponda le ‘varianti’ neoliberiste nella versione sanitaria: rigore, austerità, privazione delle libertà  

“Draghi sceglie il rigore: Regioni chiuse tutto marzo e zone rosse senza sconti” (“La Stampa”). E in effetti che cosa ci saremmo dovuti aspettare da uno dei più emblematici propugnatori dell’austerity neoliberista? Il discorso neoliberista, anche nella sua variante sanitaria, sempre ripropone i medesimi moduli narrativi e le medesime ricette: rigore, austerità, conti in ordine, colpevolizzazione e poi punizione dei ceti medi e delle classi lavoratrici. Del resto, l’abbiamo sostenuto fin dall’inizio: il governo Mario Draghi fa sistema con il nuovo Leviatano terapeutico, che ne ha propiziato in ogni modo l’avvento. Continua indefessamente il solito dispositivo biosecuritario: in nome del quale vi tolgono diritti, libertà e quote di vita per garantirvi, dicono, la sicurezza dal contagio latore di morte.

Per salvarci la vita stanno distruggendo l’economia

E, così, apprendiamo ora che la linea dura, come anche è stata appellata, del governo euroinomane e tecnorepressivo di Mario Draghi si determinerà in concretissime misure di quotidiana negazione della libertà e dei diritti costituzionali. Ad esempio, continuerà il genocidio preordinato ai danni di ristoratori, gestori di palestre, operatori dello spettacolo e della cultura. I quali, peraltro, dovrebbero anche ringraziare un governo che, per salvare loro la vita, li priva del lavoro e dei mezzi concreti di sostentamento, ovviando con risibili forme di ristoro. Tra le misure più demenziali e surreali, a metà strada tra il grottesco e il terroristico, spicca anche naturalmente il divieto di fare visita a parenti e amici nelle zone dette a rischio. Per non parlare, tra l’altro, della inqualificabile decisione di mantenere ancora per lungo tempo le Regioni isolate le une dalle altre.

Il nuovo autoritarismo per il “nostro bene”

L’aspetto più straordinario della questione, come già più volte ho sottolineato, è che adesso nemmeno si fa più riferimento a dati e a cifre: basta richiamarsi alla presunta pericolosità di varianti del Coronavirus più o meno esotiche per potere, poi, giustificare misure emergenziali che sempre sul piano medico si presentano come preventive e che sempre sul piano politico si configurano come repressive. La nuova normalità, di cui il governo di Mario Draghi è in Italia responsabile attivo, comporta anche questo nuovo autoritarismo insopportabile: ciò rivela che il carattere totalitario e dispotico non riguarda soltanto i totalitarismi rossi e neri del cosiddetto secolo breve, ma può funzionare a pieno regime, è il caso di dire, anche in un ordine di tipo neoliberista quale è quello in cui ci troviamo a vivere. Il problema, come sempre, è che i più non vedono e si ostinano a non vedere. Che altro è, in fondo, il buio se non la condizione in cui tutti chiudono gli occhi?

Foto tratta da Fortune Italia

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti