- Così ha deciso il gruppo consiliare “Militello Migliore”. Verrà approvata?
- Al sindaco vengono rimproverati i continui cambiamenti degli assessori
- “Militello non è un tavolo da gioco sul quale spostare le pedine per colpire le truppe avversarie”
di Teresa Frusteri
Così ha deciso il gruppo consiliare “Militello Migliore”. Verrà approvata?
Mozione di sfiducia per il sindaco di Militello Rosmarino, Salvatore Riotta. Così ha deciso il gruppo consiliare “Militello Migliore”. Bisognerà capire se il Consiglio comunale l’approverà. La decisione è maturata dopo le polemiche dei giorni scorsi seguite dal ‘siluramento’, operato dal primo cittadino, dell’ormai ex assessore, Giuseppina Miraglia Fagiano. A questo hanno fatto seguito le dimissioni di altri due assessori comunali, Lucia Antonella Blogna e Benedetta Fazio. Queste ultime due hanno precisato che si sono dimesse per motivi personali. Ma entrambe si sono dette dispiaciute del ‘siluramento’ di Giuseppina Miraglia Fagiano.
Al sindaco vengono rimproverati i continui cambiamenti degli assessori
Insomma, la situazione politica e amministrativa, nel piccolo Comune del Messinese di Militello Rosmarino – poco meno di mille e 250 abitanti – si è deteriorata. Da qui la mozione di sfiducia al sindaco per “aver disatteso gli impegni programmatici assunti in campagna elettorale” e per i “continui cambiamenti dell’esecutivo, che ha visto dal 2018 , ben otto avvicendamenti”. “Abbiamo adempiuto fino in fondo al nostro dovere di consiglieri comunali e, prima ancora, il nostro dovere sociale e morale di cittadini – scrive il gruppo su Facebook – senza pensare né ai giochi di potere, né alle manovre aride di sedicenti strateghi, né ai numeri, ai quali non siamo interessati”.
“Militello non è un tavolo da gioco sul quale spostare le pedine per colpire le truppe avversarie”
“Militello non è un tavolo da gioco – proseguono in consiglieri comunali che hanno presentato la mozione di sfiducia al sindaco Riotta – sul quale spostare le pedine per colpire le truppe avversarie, ma è un Paese con secoli di storia e di dignità che merita uno scatto di orgoglio e di fierezza. Davanti al 𝗿𝗲𝘀𝗼𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝘂𝗲 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗲 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 e della Giunta, davanti allo 𝘀𝗺𝗲𝗺𝗯𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 c𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲, nel quale il sindaco non ha più nessuna maggioranza, davanti al 𝗺𝗮𝗹𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 n𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 g𝗲𝗻𝘁𝗲, chiunque vorrà continuare a legittimare quest’amministrazione dovrà risponderne presto al Popolo”. Adesso si attende la discussione della mozione in Consiglio comunale e la sottoscrizione da parte dei consiglieri comunali, raggiungerà o no il quorum necessario?
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