La Sicilia? Creata da Giove. E l’Italia non era che una gamba della divinità…

4 febbraio 2021
  • Lo scrittore siciliano Giuseppe Antonio Borgese ricorda che per l’abate Meli la lingua italiana era “matrigna”, in antitesi alla siciliana madre 

Una descrizione particolare di Palermo e della nostra Isola dallo straordinario autore di “Rubè” 

Come ancor oggi Palermo è per i viaggiatori italiani città più lontana di Parigi e Londra, così la sua vita di un secolo fa è meno simpatica al nostro spirito – dico simpatica nel senso profondo della parola – di quella che oggi si vive in America o in Giappone. E fors’anco è più affinità fra noi e i siciliani dell’epoca sveva, anzi che fra gli italiani d’oggi e i palermitani del regno di Ferdinando I. […] Eppure, sullo scorcio del secolo XVIII, la Sicilia era più remota da ogni sentimento d’italianità che non fosse, starei per dire, ai tempi di Federico II. Patria, razza, mondo era l’isola delle tre punte, l’isola che fu creata dalla testa di Giove, mentre l’Italia non era che una gamba della divinità secondo l’apologo del Meli. Matrigna chiama il Meli la lingua italiana, in antitesi alla siciliana madre. […] Certo in altre province d’Italia non si dormiva così grosso; e la prova ne è che la Rivoluzione le toccò tutte, fuorché la Sicilia, e che la Sicilia rimase fino a Waterloo l’unico sicuro asilo dell’ancien régime in Italia.

Giuseppe Antonio Borgese

Tratto da Citazioni e frasi celebri

Foto tratta da Sicilian Post

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti