Caronte & Tourist in amministrazione giudiziaria. Ipotesi accusatoria: ‘ndrangheta

3 febbraio 2021
  • La notizia la leggiamo su Messina Today. E’ una notizia che non esitiamo a definire ‘enorme’: si tratta, infatti, di un gruppo di rilevanza nazionale
  • L’operazione giudiziaria che ha portato la società in amministrazione controllata è denominata «Scilla e Cariddi»
  • La conferenza stampa e l’intervento del Procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri
  • La replica della Caronte & Tourist

La notizia la leggiamo su Messina Today. E’ una notizia che non esitiamo a definire ‘enorme’: si tratta, infatti, di un gruppo di rilevanza nazionale

La notizia che leggiamo su Messina Today è ‘enorme’. Titolo: “Caronte & Tourist avrebbe agevolato la ‘ndrangheta”, società posta in amministrazione giudiziaria”. Sommario: “Il provvedimento nei confronti della compagnia, che è valutata 500 milioni di euro, è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia reggina. L’operazione è stata denominata “Scilla e Cariddi”. Notizia ‘enorme’, perché della più importante società che opera nei trasporti marittimi in Sicilia e di una delle società di questo settore più importanti d’Italia. La società è stata posta in amministrazione giudiziaria. Così ha deciso la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura di Reggio Calabria diretta da Giovanni Bombardieri.

L’operazione giudiziaria che ha portato la società in amministrazione controllata è denominata «Scilla e Cariddi»

“L’inchiesta – leggiamo ancora su Messina Today – è quella coordinata dai pm Stefano Musolino e Walter Ignazitto. Mentre scriviamo è in corso una conferenza stampa nel corso della quale il procuratore Bombardieri e il direttore della Dia, Maurizio Vallone, illustreranno i dettagli dell’operazione denominata «Scilla e Cariddi»”. Per la cronaca, la Caronte & Tourist opera nel settore dei trasporti tra la Sicilia e i suoi arcipelaghi con le navi. La società viene sostenuta con contributi dallo Stato e dalla Regione siciliana.

La conferenza stampa e l’intervento del Procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri

Nel corso della conferenza stampa è intervenuto il Procuratore capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, che ha spiegato che sono stati nominati gli amministratori giudiziari per un periodo di sei mesi, “allo scopo di bonificare l’azienda dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta”. Il sequestro operato dalla Magistratura interessa anche il patrimonio riconducibile a Massimo Buda, che la Dia (Direzione investigativa antimafia) indica come dipendente di una delle società del gruppo Caronte & Tourist spa. Stando alle indagini, la ‘ndrangheta si sarebbe infiltrata grazie ad aziende esterne che operavano all’interno della società marittima. L’inchiesta non coinvolge esponenti della Caronte % Tourist.

La replica della Caronte & Tourist

Su BlogSicilia leggiamo la replica della Caronte & Tourist: “Riteniamo di dover rassicurare clienti, dipendenti, fornitori e tutti gli altri stakeholders riguardo al provvedimento emesso oggi dal Tribunale di Reggio Calabria, che ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la Caronte & Tourist S.p.a”. Con queste parole il Cavaliere del Lavoro Olga Mondello Franza, presidente del Gruppo C&T, commenta il provvedimento di sequestro ordinato stamane dalla Procura di Reggio Calabria. “Si tratta – come si legge nel provvedimento stesso – di uno strumento innovativo previsto dalla legge che prevede un “controllo giudiziario” sull’attività dell’impresa, che continua senza alcuna limitazione oggettiva o soggettiva, e senza alcuna modifica dei vertici. “Essa, infatti, ha come necessario presupposto che l’azienda non sia assolutamente riconducibile a soggetti socialmente pericolosi e che vada anzi affiancata e coadiuvata proprio per evitare il rischio di infiltrazione. “Nella fattispecie – chiarisce il presidente del Gruppo C& T – il provvedimento prende le mosse da situazioni che risalgono a periodi remoti e che comunque non hanno mai avuto alcun riferimento alla normale operatività aziendale. Il Gruppo Caronte & Tourist, d’altra parte, si è da tempo dotato di strumenti procedurali e ha assunto forme di governance indirizzate alla radicale eliminazione di qualunque elemento di opacità nello svolgimento del proprio business. “Nel confermare la nostra fiducia non formale nell’operato della Magistratura – conclude Olga Mondello Franza – siamo certi che in tempi ancor più brevi di quelli usualmente previsti per situazioni siffatte riusciremo a dimostrare la assoluta liceità delle nostre attività e l’importante percorso di legalità che ci vede da tempo protagonisti”.

 

 

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