Covid: a chi servirebbe, in realtà, la vaccinazione obbligatoria?

15 gennaio 2021
  • In Trentino il 50% del personale sanitario dice no al vaccino
  • Oberrauch (OMCeO Bolzano): «Buona adesione tra i medici»
  • Le dichiarazioni di Roberto Burioni
  • Obbligatorietà della vaccinazione: in caso di danni chi paga?

In Trentino il 50% del personale sanitario dice no al vaccino

A che e soprattutto a chi servirebbe l’obbligatorietà del vaccino antiCovid? Ce lo chiediamo perché, da quello che abbiamo capito, chi si vaccina può comunque prendersi il virus senza sviluppare una malattia grave. E questo è importante. Ma, a quanto pare, anche i vaccinati dovranno continuare ad indossare la mascherina, perché potrebbero infettarsi e infettare gli altri. E allora a chi servirebbe l’obbligatorietà del vaccino? Leggiamo che in Trentino Alto Adige si è vaccinato il 50% dei sanitari. Lo riporta il giornale on line sanità informazione: “Fanalino di coda italiano con il 37,6% di dosi somministrate tra quelle ricevute. A Bolzano e provincia sono stati tanti gli operatori sanitari a rifiutare il vaccino contro il Covid-19. Sono state utilizzate circa ottomila dosi sulle ventimila ricevute. Si parte, in anticipo, con over 80 e categorie a rischio. Per recuperare il ritardo sulle altre Regioni e con l’intenzione di utilizzare entro la settimana il 60% delle dosi consegnate, l’assessore alla sanità Thomas Widmann, in accordo con Roma, ha deciso di anticipare i tempi e partire subito con la vaccinazione anti-Covid agli ottantenni e ai pazienti considerati a rischio. «In Provincia di Bolzano tanti non vogliono farsi vaccinare per vari motivi, non c’è un’apertura al vaccino come nel resto d’Italia – ha spiegato l’assessore Widmann in conferenza stampa -. La tendenza a rifiutare il farmaco è diffusa anche tra il personale sanitario». Ma quali sono le motivazioni di questa chiusura al vaccino?

Oberrauch (OMCeO Bolzano): «Buona adesione tra i medici»

Leggiamo sempre su sanità informazione: “Dobbiamo attendere i dati ufficiali che arriveranno nelle prossime settimane, ma credo che da parte del personale medico ci sia stata una buona adesione al vaccino anti-Covid – ha voluto precisare ai nostri microfoni la presidente dell’Ordine dei Medici di Bolzano Monica Oberrauch -. Chiaramente, non posso parlare per gli infermieri e il personale delle Rsa». La presidente, inoltre, si è dichiarata assolutamente in linea con il cambio di programma messo a punto dalla Regione che permette di anticipare la vaccinazione anti-Covid agli over 80 e ai pazienti fragili”.

Le dichiarazioni di Roberto Burioni

L’articolo riporta pure una dichiarazione del virologo Roberto Burioni: “Il Governo valuti il vaccino obbligatorio per i sanitari. Molti, troppi operatori sanitari rifiutano senza motivazioni razionali il vaccino, mettendo a rischio i pazienti che dovrebbero curare. Il Governo deve decidere urgentemente se rendere obbligatoria per i sanitari la vaccinazione con una Legge»”. La vicenda riapre il dibattito sull’obbligatorietà del vaccino per i medici e gli infermieri. Da quello che si sa – e che si legge nelle stesse indicazioni che accompagnano il vaccino – è che chi si vaccina deve continuare ad indossare la mascherina. Questo perché, pur facendo il vaccino, si può comunque essere infettati dal virus: solo che l’infezione sarebbe lieve e non dovrebbe provocare la malattia grave al vaccinato che viene infettato. Quest’ultimo, però – cioè il vaccinato – una volta infettato, anche se in misura lieve, potrebbe infettare gli altri: e infatti anche chi si vaccina dovrà portare comunque la mascherina!

Obbligatorietà della vaccinazione: in caso di danni chi paga?

Ora la domanda logica è: se un medico vaccinato o un infermiere vaccinato debbono continuare a portare la mascherina perché potrebbero essere comunque infettati e potrebbero infettare gli altri, che senso ha rendere obbligatoria la vaccinazione? Volendo prescindere dagli aspetti costituzionali, che sono peraltro molto seri, perché in un Paese civile nessuno può obbligare una persona a vaccinarsi, specie se non vengono esclusi possibili complicazioni, anche gravi, l’obbligatorietà della vaccinazione avrebbe un senso se la la stessa vaccinazione desse ai vaccinati l’immunità e l’impossibilità di infettare gli altri. Ma questo vaccino – da quello che si capisce – limita gli effetti della malattia, ma non impedisce al vaccinato di infettarsi e di infettare agli altri. Se è così – ed è così – a chi servirebbe, in realtà, l’obbligatorietà della vaccinazione? Noi un’idea ce la siamo fatta: e forse non siamo gli unici… In ogni caso, se la vaccinazione dovesse essere resa obbligatoria, ebbene, qualcuno dovrebbe pagare i cittadini che subirebbero eventuali danni, che non sono esclusi. E questo qualcuno non può essere lo Stato (cioè i cittadini con le tasse), ma le multinazionali farmaceutiche. Basta metterlo per iscritto. O no?

 

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