- La vertenza Formazione sui tavoli della Prefettura di Palermo
- Chissà, magari il Prefetto dà una ‘strigliata’ al Governo regionale
La vertenza Formazione sui tavoli della Prefettura di Palermo
La vertenza Formazione professionale della Sicilia arriva anche sui tavoli della Prefettura di Palermo. L’impegno è stato assunto dal sindacato Sifus Confali – che oggi esprime le istanze di tanti lavoratori disoccupati di questo settore – ed è stato mantenuto. “A seguito del presidio che si è svolto nella giornata odierna dinanzi la Prefettura di Palermo – dice il segretario regionale del Sifus Confali, Costantino Guzzo – siamo stati ricevuti dal dottor Alagna. La nostra delegazione ha illustrato al dirigente della Prefettura le ragioni del nostro disagio. Nel corso dell’incontro si è discusso, principalmente, della mancata applicazione dell’art 2 della legge regionale n. 25 del 1993, legge che tutela i lavoratori della Formazione professionale siciliana rimasti privi di incarico. Si è discusso, inoltre, della tragica situazione economica in cui versano i lavoratori a causa del mancato sostegno al reddito da ormai più di due anni. Una situazione di grave difficoltà che ha già causato suicidi e tentati suicidi tra i lavoratori disperati”.
Chissà, magari il Prefetto dà una ‘strigliata’ al Governo regionale
Guzzo ci racconta che i lavoratori hanno parlato anche dell’attuazione di corsi di aggiornamento previsti dalla manovra economica e finanziaria per l’emergenza Covid approvata dall’Assemblea regionale siciliana il 30 Aprile di quest’anno. “Una legge – ci dice sempre Guzzo – che ad oggi non ha prodotto alcuno fatto concreto”. Il riferimento al Governo regionale e, in particolare, all’assessore regionale alla Formazione professionale, Roberto Lagalla. “Il Sifus Confali – aggiunge Guzzo – ha chiesto, quindi, l’intervento del Prefetto al fine di sensibilizzare la Regione siciliana a trovare una soluzione a questa annosa problematica che investe migliaia di operatori e le loro famiglie. Il Dott. Alagna si è impegnato a relazionare al Prefetto le ragioni delle rivendicazioni del Sifus Confali impegnandosi, nel giro di due settimana, ad aggiornare il nostro sindacato sui passi effettuati”. Magari, chissà, la Prefettura di Palermo riesce a ‘strigliare’ un po’ la politica siciliana.
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