Ma Trump non ha motivo di avercela con Julian Assange. Anzi…

4 gennaio 2021

Oggi un Tribunale di Londra si pronuncerà sulla richiesta di estradizione, avanzata dagli Stati Uniti, di Julian Assange, fondatore di Wikileaks. A nostro modesto avviso, Assange non ha nulla da temere da Trump. A rischiare, semmai, sono i predecessori di Trump…

Oggi il Tribunale Old Bailey di Londra dovrebbe pronunciarsi sulla richiesta di estradizione, avanzata dagli Stati Uniti, di Julian Assange, fondatore di Wikileaks.

“Assange, 49 anni – leggiamo in un articolo dell’Agenzia NOVA – è accusato di aver violato “’’Espionage Act’ attraverso la pubblicazione di documenti diplomatici e militari segreti nel 2010. La decisione spetterà al giudice distrettuale Vanessa Baraitser. Se la corte inglese dovesse confermare i capi di imputazione, Assange sarebbe costretto a fare ritorno negli Usa dove, qualora venisse condannato, rischia sino a 175 anni di carcere”.

In tanti si dicono preoccupati per la sorte di Assange e per la sua incolumità. Noi, invece, diamo un’interpretazione diversa del ‘caso Assange’ che va in scena in queste ore. Proviamo a illustrare quello che, a nostro modesto avviso, potrebbe succedere nei prossimi giorni.

Assange non ha nulla da temere dall’attuale Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, perché le rivelazioni di Wikileaks riguardano le precedenti amministrazioni americane, da Clinton a Obama, passando da Bush. E sono tutti avversari di Trump, compresa la famiglia Bush che, pur essendo repubblicana, è schierata contro Trump.

Noi non sappiamo se il protagonista di Wikileaks abbia rivelato tutti i documenti che ha raccolto sulle precedenti amministrazioni americane. Ma il dubbio c’è: e non sfugge agli osservatori attenti che il pronunciamento del Tribunale del Regno Unito va a coincidere con quanto sta avvenendo in queste ore negli Stati Uniti, dove Trump, per il 6 Gennaio – giorno in cui si riuniranno le due Camere in seduta plenaria per certificare l’elezione del nuovo Presidente – ha annunciato “rivelazioni eccezionali”.

Che dire? Magari ci sbagliamo: magari oggi il Tribunale del Regno Unito respingerà la richiesta di estradizione degli USA.

Però se la richiesta di estradizione di Assange verrà accolta e lo stesso protagonista di Wikileaks verrà trasferito aspettiamoci giochi d’artificio…

Foto tratta da New York Post     

QUI L’ARTICOLO DELL’AGENZIA NOVA 

 

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