Sulla pagina ufficiale del Movimento Siciliani Liberi si legge una nota che ‘boccia’ l’accordo tra la Lega di Matteo Salvini e gli Autonomisti di Roberto Di Mauro. E si illustra anche il perché
Nel MATTINALE di oggi abbiamo dato notizia di un accordo politico tra la Lega di Matteo Salvini e gli Autonomisti di Roberto Di Mauro. Nell’articolo – nel quale proviamo a sollecitare la nascita di un soggetto politico sicilianista sul modello degli Indipendentisti della Catalogna, citiamo, tra gli altri, anche il Movimento Siciliani Liberi. Che su Facebook ha in un certo senso replicato al nostro articolo:
“C’è una nota stonata – si legge nella pagina Facebook di Siciliani Liberi – in un articolo peraltro ricco di spunti analitici: Siciliani Liberi temporeggia? Per dimostrarsi dinamici dovrebbero stringere accordi con i mestieranti della politica? Ricordiamo che i Siciliani sono reduci da due cocenti delusioni:
– MPA, che sembrava un partito nato davvero per fare gli interessi – finalmente – dell’Isola e non l’ennesima metamorfosi del peggio della DC;
– M5S, che avrebbe dovuto smantellare il sistema di potere dei partiti italiani (senza un valido programma vero, da tempo) e aveva dato persino la speranza di dare il giusto riconoscimento allo Statuto Siciliano, mentre è diventato partito di potere che ha dato linfa vitale ad un PD incancrenito e anitisiciliano”.
“I motivi di fondo per l’azione politica di Siciliani Liberi prosegue la nota del Movimento – si trovano in questo passaggio dell’articolo:
‘Da scartate a priori l’ipotesi di unirsi a un soggetto politico del Sud Italia, alla luce del sostanziale fallimento politico del Movimento 24 Agosto di Pino Aprile che, in questo momento – sembra incredibile ma è così! – si ritrova addirittura alleato della Campania di Vincenzo De Luca e della Puglia di Michele Emiliano – cioè con due esponenti del PD! – nell’inutile battaglia sul Recovery Fund'”.
“Il pasticcio è proprio questo – leggiamo sempre nella pagina Facebook di Siciliani Liberi – dietro a tante formazioni nuove si nascondono i vecchi partiti. Per malizia o per calcolo politico, a nostro avviso inconcludente.
Quello che a noi interessa in primo luogo è coinvolgere le persone più capaci della nostra Patria amata, in tutti gli strati sociali, quelli che finora non si sono impegnati in prima persona perché giustamente nauseati dai giochetti di bassa lega del Palazzo. Sono tanti e stanno cominciando a comprendere che, ad un linguaggio nuovo, corrisponde un programma corposo per la rinascita della Sicilia ed un modo diverso di fare politica. Restituendo a quest’arte la dignità che dovrebbe avere sempre”.
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