Natale & divieti: il Governo prende tempo e la gente si assembra… I ristoratori che faranno?

18 dicembre 2020

Lo hanno capito a Palazzo Chigi e dintorni che mentre loro prendono tempo la gente si assembra nelle strade perché è convinta che “tra un po’ chiuderanno tutto”? I titolari dei ristoranti che hanno acquistato beni deperibili che faranno? Bisogna dirlo: un Governo lungimirante… 

Non sappiamo più da quanti giorni si è in attesa che il ‘titolare’ dei DPCM – al secolo Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri “perché sennò arriva Salvini” – comunichi cosa i ‘sudditi’ d’Italia potranno fare a Natale e a Capodanno: e potranno pranzare e cenare in quattro o in otto, se ci saranno ristoranti aperti, se si potranno accompagnare con i genitori anziani e via continuando.

A  parte l’intromissione nella vita privata dettata dal fatto che, da quando l’Italia è entrata nell’euro, i Governi non hanno fatto altro che ridurre gli ospedali pubblici ed eliminare i posti letto – e quindi non c’è come curare le persone – vorremmo far notare a questi geni del Governo più casinista della storia della Repubblica italiana che l’attuale attesa del DPCM ammazza-Natale ha creato nuovi assembramenti.

Le persone, nella convinzione che il Governo, da qui a qualche giorno, chiuderà questa o quella attività, introducendo questo o quel diviato, da alcuni giorni affolla le strade. Noi citiamo il caso di Palermo perché è qui che viviamo. Osservando il traffico automobilistico a metà mattina e nel primo pomeriggio ci chiediamo e chiediamo: non è che questa strategia dell’attesa è stata fatta apposta per spingere i cittadini agli acquisti natalizi?

Su quotidiano economico e finanziario INVESTIRE OGGI leggiamo che ci sono due ipotesi:

“Nel primo caso, i giorni di lockdown inizierebbero dal 24 dicembre al 27 dicembre con la chiusura di negozi, ristoranti, bar e il divieto di spostarsi da casa se non per necessità. E ancora dal 31 dicembre al 3 gennaio con altri 4 giorni di lockdown. I giorni liberi, insomma, sarebbero fino al 23 dicembre sera e il 28, 29 e 30 dicembre. E ancora il 4 e 5 gennaio. In questo caso, durante i giorni festivi si tornerebbe alla zona rossa, con il divieto di spostamento se non per ragioni urgenti da confermare con autocertificazione”.

“La seconda ipotesi rigorista – leggiamo sempre nell’articolo – sostenuta da Dario Franceschini, Roberto Speranza e Francesco Boccia, invece, punta ad un lockdown dal 24 dicembre al 6 gennaio: «Natale è più rischioso di Ferragosto. È opportuno chiudere il più possibile fino all’Epifania». Quindi due settimane continue di zona rossa a livello nazionale”.

Ci chiediamo e chiediamo:

a proporre queste misure è lo stesso Governo che, la scorsa Estate, distribuiva buoni vacanze?

è lo stesso Governo che voleva riaprile le scuole l’8 Dicembre?

è lo stesso Governo che ha promosso il cashback?

i titolari di ristoranti e trattorie ai quali era stato detto che avrebbero lavorato durante le vacanze di Natale e che hanno acquistato beni alimentari deperibili che ne faranno del ben di Dio che hanno acquistato? Beneficienza?

Questo è un modo di governare un Paese?

Foto tratta da CiaoComo 

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