Se n’è andato un protagonista della cultura siciliana dei nostri anni. Letterato, scrittore, drammaturgo, consulente di importanti case editrici, critico musicale, Aurelio Pes è stato un personaggio poliedrico innamorato della Sicilia e della sua storia
Un mese fa abbiamo dedicato un articolo ad Aurelio Pes, un protagonista della cultura siciliana dei nostri anni. Abbiamo ricordato una sua idea di una ventina di anni addietro – il Piano colore – che, se attuato, avrebbe potuto risolvere non tutti, ma una parte dei problemi urbanistici (ed estetici) di tante aree della Sicilia urbanizzate all’insegna della confusione e del cattivo gusto (e dell’abusivismo). Oggi apprendiamo che Aurelio Pes è ventuo a mancare. Una notizia che ci addolora e ci rattrista.
Cominciamo col dire che per noi, Aurelio Pes, è stato prima di tutto un amico. Personaggio poliedrico, Pes è stato uno scrittore, un letterato, un profondo conoscitore della cultura, dell’arte e della storia della Sicilia. La sua straordinaria sensibilità e il suo amore per i libri lo ha portato anche a diventare il consulente di alcune case editrici: per esempio con la casa editrice Novecento di Domitilla Alessi. Per la casa editrice Novecento ha diretto la collana “Biblioteca di Narciso”, che, come ricorda Wikipedia, “è stata definita da Giulio Einaudi fra le più belle del panorama editoriale italiano”.
Pes è stato anche un dirigente della Regione siciliana, negli uffici dell’assessorato regionale ai Beni culturali, dove ha ricoperto ruoli molto importanti: direttore dell’Ufficio speciale regionale per la valorizzazione turistico-culturale, direttore dell’ufficio speciale per gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale e, infine, direttore del dipartimento Beni culturali della Regione siciliana.
Ed è stato anche protagonista di enti, associazioni e fondazioni che si occupano di cultura, come ricorda l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà:
“Il mondo della Cultura – dice l’assessore Samonà – piange la scomparsa di Aurelio Pes, scrittore, drammaturgo, critico musicale, che da sempre ha legato il suo nome alla Sicilia più bella. Oggi manca l’uomo di cultura, il raffinato intellettuale, ma soprattutto l’amico fraterno, insieme al quale ho condiviso oltre dieci anni di militanza culturale nel consiglio di amministrazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Restano i ricordi, tanti, di lunghe discussioni sul Mito, sulla Grecia classica, sulla poesia e sulla grande letteratura del Novecento. Restano i suoi testi, come testimonianze di una visione alta della vita e dell’essere”.
“Già Direttore del Dipartimento Beni Culturali – ricorda ancora l’assessore Samonà – Commissario ad acta dell’Accademia di Belle arti di Palermo e segretario della commissione scientifica del Rei, Registro Eredità Immateriali della Sicilia, ci eravamo sentiti di recente e avevamo condiviso un suo importante progetto sulla Grecia, che adesso continuerà a camminare sulle nostre gambe. Sono certo che Aurelio resterà spiritualmente al fianco di noi tutti che abbiamo avuto l’onore di poterlo conoscere e frequentare. A Katia e ai suoi cari le mie più sentite condoglianze”.
Da parte de I Nuovi Vespri le condoglianze alla famiglia di Aurelio Pes.
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