Lo Speranza-Musumeci-pensiero sul Covid: comu finisce si cunta. Sbagliate le parole dell’assessore Samonà

28 novembre 2020

Nel momento in cui, ancora una volta, le ragioni dell’economia guidano la politica nella gestione dell’emergenza Coronavirus, non possiamo non notare una contraddizione: bar e ristoranti aperti mentre teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine rimangono chiusi: perché tale disparità? Altra contraddizione: l’assessore Samonà critica il Ministro Speranza, ma forse non ha letto l’ordinanza del presidente Musumeci… 

All’ordinanza del Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, che ha passato la Sicilia da zona arancione a zona gialla, risponde l’ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Denominatore comune: i parametri sono migliorati, quindi allentiamo le restrizioni e, per dirla alla siciliana, comun finisce si cunta!

Un comunicato della presidenza della Regione siciliana ci racconta cosa cambia e cosa resta:

“Restano confermati la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori, la chiusura di teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine e il divieto di circolazione dalle 22 alle 5. Il provvedimento, in vigore da domani (Domenica 29 Novembre) a Giovedì 3 dicembre, modifica alcune delle attuali restrizioni, adattandole alla nuova classificazione in ‘area gialla’ per la Sicilia”.

“Permane, inoltre, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale – leggiamo ancora nel comunicato del capo del Governo siciliano – il limite del 50 per cento di riempimento rispetto alla capienza, oltre alla chiusura dei centri commerciali nelle giornate domenicali. Eccezione solo per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Potranno riaprire (dalle 5 alle 18), invece, i bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pizzerie. Consentita, fino alle 22 la vendita di cibo solo per asporto, mentre nessun limite per il domicilio. Sarà possibile muoversi all’interno del proprio Comune, e fuori, dalle 5 alle 22. Negli altri orari spostamenti possibili solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute”.

Perché i bar e i ristoranti possono riaprire, mentre teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine debbono restare chiusi è incomprensibile. Forse i bare e i ristoranti, unni si mancia e bivi, per dirla sempre alla siciliana, sono più sicuri di teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine? Si tratta sempre di luoghi chiusi. Mah…

In verità non ci convince molto la dichiarazione dell’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà:

“La notizia che la Sicilia da Domenica diventerà zona gialla ha zittito gli urlatori di PD e Cinquestelle, quegli stessi che continuano a governare il Paese in un mix di approssimazione e dilettantismo. Fra i settori dimenticati e ignorati dal governo Conte c’è, neanche a dirlo, il mondo della cultura: dal 3 dicembre, infatti, in vista del periodo natalizio saranno concesse ulteriori deroghe su tutto il territorio nazionale, ma i musei, i parchi archeologici, i teatri e gli altri luoghi della cultura pare siano destinati a restare inesorabilmente chiusi. Siamo di fronte all’ennesima testimonianza, ove ce ne fosse bisogno, del fatto che, per chi governa il Paese, la cultura è niente più che un passatempo e non uno dei principali generatori di economia dell’Italia, come invece attestato da tutti gli indicatori nazionali”.

In verità anche il presidente Musumeci, come già ricordato, continua  a tenere chiusi musei, parchi archeologici, teatri e gli altri luoghi della cultura. Non abbiamo dubbi su fatto che il Governo nazionale sia piuttosto approssimativo, ma anche nel Governo siciliano un po’ di confusione c’è: leggere che l’assessore regionale alla Cultura lamenta la mancata apertura di musei, parchi archeologici, teatri e gli altri luoghi della cultura, mentre lo stesso presidente Musumeci, in un comunicato ufficiale, con una propria ordinanza, li tiene chiusi non è il massimo della chiarezza politica…   

Anche l’attacco dell’assessore Samonà al Ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia non è molto convincente, là dove definisce “al limite dell’assurdo” la proposta dello stesso Ministro Boccia di anticipare nella notte di Natale la nascita di Gesù Bambino alle 22,00. Scusi, assessore: guardi che, ordinariamente, la Santa messa vespertina del Sabato pomeriggio sostituisce la Santa Messa della Domenica: cosa c’è di strano e di sbagliato nella proposta del Ministro Boccia?

Non siamo quasi mai d’accordo con il Ministro Boccia: lo abbiamo criticato quando voleva applicare l’Autonomia differenziata senza l’approvazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) e siamo tornati ad attaccarlo quando ha detto cose errate sullo Statuto siciliano: ma questa volta ha illustrato una proposta di buon senso, nell’interesse della salute pubblica, che non lede affatto la religione Cattolica.

Poi, ovviamente, sugli errori commessi dalla Ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, nella gestione della scuola l’assessore Samonà ha ragione da vendere.

Foto tratta da Catania News  

 

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