Un ‘patto’ tra agricoltori e consumatori siciliani per fare arrivare in tavola pasta di grano siciliano

27 novembre 2020

La nostra è un’idea semplice. Non è tollerabile che tantissime famiglie siciliane, ancora oggi, portino in tavola pasta prodotta con grano al glifosato che arriva da chissà dove, mentre gli agricoltori siciliani, che producono uno dei migliori grani duri del mondo, vengano penalizzati! Una possibile alternativa tutta siciliana

C’è la possibilità di organizzare qualcosa per consentire ai consumatori siciliani di portare sulle proprie tavole la pasta fatta con il grano siciliano? La domanda ci sembra importante, perché non se ne può più di entrare in un negozio della nostra Isola – dal piccolo negozio al grande Centro commerciale – e vedere la solita pasta industriale preparata chissà come e chissà dove.

Certo, in Sicilia, negli ultimi anni, sono nate tante iniziative: si tratta di piccole iniziative, assolutamente pregevoli, che vanno tutelate. Però questo non basta: e, in ogni caso, soprattutto per la pasta artigianale preparata, ad esempio, con i grani duri antichi, il prezzo non risulta molto popolare.

E allora? La Regione siciliana annuncia di stare lavorando a un Marchio di qualità per i derivati del grano. In realtà, se ne parla da decenni e, fino ad ora, non se n’è fatto nulla. In realtà, una cosa la Regione l’ha fatta e dovrebbe essere già operativa: si tratta del Marchio “Qualità sicura, garantita dalla Regione Siciliana” che, da quello che sappiamo, riguarda la produzione del latte crudo ovino, caprino e derivati.

Questo Marchio potrebbe essere esteso anche al grano duro siciliano. La gestione del Marchio, ovviamente, dovrebbe essere sotto il controllo dell’Amministrazione regionale, lasciando liberi gli agricoltori e i consumatori di organizzarsi liberamente.

Diciamo subito che noi non crediamo nelle grandi iniziative che piovono dall’alto. Dall’alto, da quando esiste l’Unione europea e, prim’ancora la Comunità economica europea (Cee), per l’agricoltura siciliana sono arrivati più problemi che soluzioni.

Le iniziative che possono riuscire nel mondo dell’agricoltura siciliana in tempo di globalizzazione dell’economia sono quelle che partono dal basso. Da qui la nostra proposta che è piuttosto semplice: utilizzando il Marchio che è stato creato dalla Regione siciliana – o che, nel caso del grano, deve ancora essere creato (come potete leggere qui) – un gruppo di agricoltori siciliani, magari con il nome di un’Associazione o di un Movimento di agricoltori già esistente, conferisce un quantitativo di grano duro.

Facciamo un esempio semplice: cinquanta agricoltori siciliani che decidono di conferire 30 quintali di grano duro a testa. Con questo grano – che ovviamente è siciliano – si produce la pasta che, nel rispetto dei regolamenti e delle leggi, si comincia a vendere on line.

Niente di trascendentale. Qualcuno obietterà: e il pastificio? Questo, grazie a Dio, in Sicilia, oggi non è un problema. Tutto va ovviamente organizzato prima. Partendo in sordine, con piccoli quantitativi, on una piccola rete di vendita on line da organizzare prima.

Ribadiamo: non è nulla di difficile: in Sicilia sono già operativi tanti pastifici artigianali. La novità, in questo caso, è data da un ristretto numero di agricoltori che si mettono insieme e, sempre insieme, costruiscono un mercato locale con un numero ristretto di consumatori.

Il grano duro siciliano ha potenzialità enormi. E fino ad oggi viene penalizzato dal grano che arriva con le navi e da un mercato asfittico. Noi stiamo solo cercando di elaborare una proposta, che naturalmente può essere migliorata – che, lo ripetiamo, deve partire dal basso senza puntare ai grandi numeri – per dare forza agli agricoltori e qualità ai consumatori.

In parole più semplici un patto tra agricoltori e consumatori siciliani all’insegna della qualità. Non è possibile che tantissime famiglie siciliane, ancora oggi, portino in tavola pasta prodotta con grano al glifosato, mentre gli agricoltori siciliani, che producono uno dei migliori grani duri del mondo vengano penalizzati!

In questo momento vengono penalizzati gli agricoltori siciliani che producono grano duro e i consumatori siciliani che, in tantissimi casi, mangiano pasta prodotta con grano che arriva da chissà dove.

Proviamo, partendo dal basso, a voltare pagina?

 

 

 

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