C’è un limite a tutto e – soprattutto quando si ricoprono cariche istituzionali prestigiose – il limite non può e non deve essere superato. Le dichiarazioni dell’attuale presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, sono incredibili. Non si può parlare così della Calabria, dei calabresi e di una donna che è stata impegnata in politica fino a poche ore prima di lasciare questa Terra!
“La stupidità – ci ricorda lo scrittore Milan Kundera – deriva dall’avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall’avere una domanda per ogni cosa”.
Noi qualche domanda ce la poniamo dopo aver ascoltato le parole – che non esitiamo a definire fuori luogo – del parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Nicola Morra, sulla Calabria, sui calabresi e sull’ex presidente della Regione Calabria, Iole Santelli, che da poche settimane ha lasciato questa Terra.
Nicola Morra ha rilasciato le sue dichiarazioni a Radio Capital: dichiarazioni che noi riprendiamo dal quotidiano tempostretto e che potete ascoltare qui.
Morra parla dell’arresto di Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria, esponente di Forza Italia. Tallini non è stato già condannato, ma è accusato di presunti rapporti con la ‘ndrangheta. Che attacchi Tellini ci può pure stare. Ma le parole che ha usato contro la Calabria, contro i calabresi e contro la defunta Iole Santelli sono semplicemente incredibili.
Il giornale catanzaroinforma.it li sintetizza così nel titolo:
“Morra: I calabresi hanno votato la Santelli sapendo che aveva un tumore. Ora meritano questo”.
Nel corpo dell’articolo si legge:
“… sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la Presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”.
E ancora:
“La Calabria è irrecuperabile – dice MORRA – lo è fin quando lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza”.
Nella sua biografia riportata da Wikipedia si legge:
“Nasce a Genova il 5 luglio del 1963. Si laurea in filosofia presso La Sapienza-Università di Roma, e si specializza in Bioetica all’Università degli Studi di Bari[3]. In seguito si trasferisce in Calabria, dove lavora come docente di storia e filosofia, prima per il Liceo Scientifico G. B. Scorza di Cosenza poi per il Liceo Classico Lombardi Satriani di Cassano allo Ionio e poi per il Liceo classico Bernardino Telesio anch’esso di Cosenza”.
Quindi questo signore genovese si è trasferito in Calabria e lavora in Calabria come docente nei Licei. Insegna ai ragazzi della Calabria e afferma che “la Calabria è irrecuperabile”, e lo sarà fino a quando ” lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza”.
In questa frase ci sono almeno due problemi.
Morra è un parlamentare nazionale, presidente della Commissione Antimafia: lui, in questo momento, più di altri cittadini italiani, rappresenta lo Stato: e lo rappresenta in un modo quanto meno strano: perché un uomo dello Stato – presidente della Commissione Antimafia del Parlamento nazionale – non può dire di una Regione che “è irrecuperabile”: non lo può dire perché un uomo dello Stato non può fare una simile affermazione!
Ancora più incredibili le parole che Morra ha pronunciato sull’ex presidente della Regione Iole Santelli e sui calabresi, che avrebbero la colpa di averla votata. Quale sarebbe l’errore commesso dai cittadini calabresi nell’aver votato Iole Santelli? Noi siamo allibiti!
Qualcuno dovrebbe ricordare a questo signore che Iole Santelli, pur in condizioni di salute precarie, ha lavorato fino all’ultimo giorno della sua vita. E questi sono, contemporaneamente, messaggi e un sentimenti che vanno al di là degli schieramenti politici. Le parole di Morra offendono anche la politica, che è fatta anche di morale e di umanità!
No, questa volta il problema non è il Movimento 5 Stelle: questa volta il problema è rappresentato da una persona che sarà anche un parlamentare del Movimento 5 Stelle che ha parlato – non può che essere così – a titolo personale.
Ci chiediamo e chiediamo: i presidenti dei due rami del Parlamento italiano non hanno nulla da dire? E’ il caso che questo personaggio continui ad occupare la carica istituzionale che ricopre?
Foto tratta da Il Mattino
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