La Campania passa da zona gialla a zona rossa senza passare dalla zona arancione. Il popolo napoletano ha già lanciato l’avvertimento al Governo romano. Nessuna preclusione alla zona rossa, a patto che arrivi in tempi brevi il reddito di emergenza per tutti. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, prende le distanza da Conte e dai suoi Ministri
Comincia male l’istituzione della zona rossa in Campania che dovrebbe partire Domenica prossima 15 Novembre. Napoli è una città dove tanta gente, ogni giorno, s’inventa la vita. La chiusura delle attività ‘libere’ mal si concilia con questa città, a meno che il Governo non metta mano al portafoglio. Ma non con la solita storia dei 600 euro della scorsa Primavera o dei ristori di questi giorni. ‘Sti giochi di prestigio a Napoli e dintorni non attaccano.
Sul quotidiano Il Mattino di Napoli leggiamo un articolo con il seguente titolo:
“Covid, ambulanti e disoccupati in piazza del Plebiscito: «Campania zona rossa, reddito di emergenza per tutti»
Il messaggio è chiaro: reddito di emergenza per tutti. Ma no tra un mese: subito.
Il Mattino ha raccolto le voci di piazza:
«Siamo diventati zona rossa – urlano – e ora ci dovete aiutare. Già siamo in ginocchio e non possiamo sostenere altre restrizioni. Siamo tutti d’accordo che sia il momento di mettere fine ai contagi ma non possiamo pagare ancora noi. Ora si “deve prendere dai ricchi per dare ai poveri”. Non riusciamo neanche più ad arrangiarci. Siamo allo stremo».
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, prende le distanze dal Governo nazionale. Leggiamo su Fanpage.it:
“«Le zone rosse, gialle, arancioni, non mi fa né caldo né freddo. Mi sembra una grande idiozia». La scelta di affidare la decisione sui colori delle Regioni secondo il governatore «è una idiozia per far nascondere il governo dietro i numeri, per non assumersi la responsabilità di chiudere tutto». Durante la sua sfuriata social De Luca ha anche attaccato duramente governo e sindaco di Napoli”.
La Campania ha registrato oggi poco meno di 4 mila nuovi contagi su 25mila tamponi. Il vero problema – che è comune a tutta l’Italia – è la saturazione degli ospedali. Problema molto avvertito nel Napoletano e nel Casertano.
Foto tratta da Napoli Zon
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