Ormai in Italia dramma e farsa procedono di pari passo. Invece di pagare la Cassa integrazione a 250 mila persone che la aspettano dalla scorsa Primavera, Conte e i suoi Ministri si cimentano in un click day per spartire contributi per biciclette e monopattini. E non riescono nemmeno a farlo! Il Codacons: “Palese ingiustizia e un danno economico per i cittadini”
Se nel melodramma ogni dramma è un falso, nell’Italia di oggi la tragedia della pandemia è diventata un’operetta oscena. Se qualche settimana fa un click day in Sicilia si era risolto in un fiasco, anche il click day promosso dal Governo nazionale per biciclette, monopattini, e-bike a pedalata assistita e, in generale, per la mobilità condivisa è stato un flop. In ballo c’è un rimborso, fino a 500 euro, per l’acquisto di questi beni. Ma oggi il sistema informatico non ha retto.
Commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi:
“Il click day per il bonus mobilità previsto dal Governo si sta rivelando un flop, con problemi tecnici fin dai primi minuti in cui il servizio per chiedere l’incentivo è stato messo a disposizione dei cittadini, e la piattaforma andata letteralmente in tilt. Il bonus bici si sta rivelando il solito pasticcio all’italiana, e sta creando disagi agli utenti che non riescono a presentare la richiesta per usufruire del sussidio. Già sulla carta il bonus presentava evidenti criticità, poiché l’erogazione dei rimborsi prevede l’ordine d’inserimento e non quello d’acquisto: chi prima arriva avrà diritto a godere dell’incentivo, e chi non farà in tempo a presentare la richiesta sulla piattaforma non potrà godere delle agevolazioni”.
“I fondi stanziati dal governo rischiano poi di risultare insufficienti a coprire tutte le richieste dei cittadini, considerati gli acquisti di biciclette, e-bike, monopattini, ecc. effettuati dal periodo del lockdown in poi – conclude Rienzi – molti utenti, pur avendo diritto a ricevere il bonus, resteranno esclusi, determinando una palese ingiustizia e un danno economico per i cittadini”.
A parte il fallimento del click day su biciclette e monopattini, dobbiamo ricordare che ci sono 250 mila cittadini che aspettano ancora la Cassa integrazione. Non sarebbe stato più logico pagare chi deve ancora ricevere i soldi della Cassa integrazione – persone che magari non sanno come tirare avanti – piuttosto che provare a distribuire contributi per chi deve acquistare bici e monopattini, peraltro in un momento in cui non è da escludere che, causa pandemia di Coronavirus, forse dovremo restare in casa?
L’Italia è veramente un Paese ormai al capolinea!
Foto tratta da MotorBox
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