Al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, non piace la legge approvata nei giorni scorsi dal Parlamento siciliano, che obbliga i Comuni che intendono applicare le ZTL a dotarsi di un regolamento. Se dovesse passare il bizzarro e anti-socratico ragionamento del sindaco-Masaniello di Palermo, i cittadini palermitani, dicono Stefania Munafò e Nadia Spallitta, avrebbero tutto il diritto di non pagare la ZTL che Orlando e la sua Giunta vogliono appioppare agli stessi cittadini solo per continuare a foraggiare le clientele delle società collegate al Comune
“Ci stupisce l’atteggiamento del Sindaco in merito alla legge approvata dall’Ars che introduce l’obbligo di disciplinare le Ztl con apposito regolamento”.
Lo dichiarano Stefania Munafò, segretaria provinciale del PD con delega all’Ambiente, e Nadia Spallitta, vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo.
“Un Sindaco che ha fatto della legalità il suo cavallo di battaglia oggi di fronte ad un dettato di legge dichiara ‘come riportato da notizie di stampa’ che non la applicherà. Il Sindaco deve dare il buon esempio sul rispetto delle regole, anche se non gli piacciono o non le condivide. In altre parole, seguendo il ragionamento del Sindaco i cittadini potrebbero sentirsi confortati e decidere ad esempio di non pagare le ZTL perché non le condividono e non piacciono”.
“A nostro avviso – spiegano Munafò e Spallitta – non può passare il messaggio che le leggi si rispettino a piacimento perché vanno comunque rispettate, e casomai contestate nelle sedi opportune”.
“Del resto Il legislatore regionale ha la piena potestà di introdurre l’obbligo di regolamenti anche in materia di ZTL in quanto sta esercitando la competenza esclusiva in materia di enti locali. La mancata osservanza della legge può scatenare ricorsi che rischiano di vedere sempre soccombente l’Amministrazione comunale”.
“Pertanto – aggiungono le due esponenti del PD – l’invito al sindaco: piuttosto che insistere su provvedimenti che potrebbero risultare illegittimi, riveda l’intero percorso e adotti un regolamento che sia uno strumento di partecipazione che tenga conto delle esigenze di tutti gli interessi coinvolti per garantire diritti soggettivi e interessi legittimi, per dare alla città uno strumento che sia utile in relazione al contenimento dell’inquinamento atmosferico, considerato che le ZTL a questo devono servire e non essere il corrispettivo di AMAT”.
“Ci preoccupa però il fatto che si sia adottata una delibera relativa alla gestione del Tram che oggi rischia di non avere più copertura finanziaria. Non è ben chiaro – concludono Munafò e Spallitta – quale sia l’idea dell’Amministrazione rispetto alla gestione del Tram che ha affidato a tariffe, a nostro avviso illegittimamente istituite, e che oggi, dopo il voto dell’Ars, non potranno sicuramente essere automaticamente imposte e riscosse. L’Amministrazione oggi dovrebbe chiarire come intende procedere a tutela della salute e dell’AMAT”.
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