Cavour è stato, insieme con gli inglesi, il vero protagonista della conquista del Sud e della Sicilia da parte degli odiosi piemontesi. E il fatto che ancora oggi, nel Sud e in Sicilia, si dedichino vie, piazze e scuole a questo signore costituisce una vergogna senza fine!
Ancora oggi, nelle scuole italiane, si continua a celebrare Camillo Benso conte di Cavour come un padre della patria. Con molta probabilità, visto dalla parte del Piemonte e, in generale, del Nord Italia, è anche giusto. Ma visto dalla parte del Sud Italia e della Sicilia Cavour è stato, in assoluto, uno dei peggiori nemici dei meridionali. Il fatto che sia passato a miglio vita nel 1861 non significa che non abbia avuto un ruolo centrale nella conquista del Sud da parte del ‘suo’ Piemonte.
In tre righe – una frase breve di Cavour all’ambasciatore Ruggero Gabaleone, grande amico dello stesso Cavour, ci dà la misura di che cosa il ‘padre della patria’ pensava del Regno delle Due Sicilie e dei suoi abitanti:
“Come ha potuto solo per un momento uno spirito fine come il tuo, credere che noi vogliamo che il Re di Napoli conceda la Costituzione. Quello che noi vogliamo e che faremo è impadronirsi dei suoi Stati”.
Cavour è stato, insieme con gli inglesi, l’anima nera della conquista del Sud e della Sicilia da parte di casa Savoia. E quanto la figura di questo personaggio pesi ancora non si osserva soltanto nei libri di storia, ma anche nella prepotenza con la quale, nel Sud e in Sicilia, ancora oggi, si dedichino vie, piazze e magari anche scuole a questo odioso signore che considerava il Sud e la Sicilia una riserva per fare arricchire il Piemonte e i piemontesi.
Una vergogna senza fine.
Foto tratta da trentaminuti
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