Un nobile che aveva conosciuto il Regno delle Due Sicilia prima della ‘presunta’ unificazione d’Italia del 1860, in poche righe racconta le sue impressioni: racconta che prima del 1860 campavano tutti e che dopo il 1860 è iniziato il disastro. E aggiunge che in tanti chiedevano la “restaurazione borbonica”
“Il 1860 trovò questo popolo del 1859, vestito, calzato, industrie, con riserve economiche. Il contadino possedeva una moneta e vendeva animali; corrispondeva esattamente gli affitti; con poco alimentava la famiglia, tutti, in propria condizione, vivevano contenti del proprio stato materiale. Adesso è l’opposto. La pubblica istruzione era fino al 1859 gratuita; cattedre letterarie e scientifiche in tutte le città principali di ogni provincia. Adesso veruna cattedra scientifica. Nobili e plebei, ricchi e poveri, qui tutti aspirano, meno qualche onorevole eccezione, ad una prossima restaurazione borbonica”.
Conte Alessandro Bianco di Saint Joroz
(piemontese, era capitano nel Corpo di Stato Maggiore Generale; da militare aveva partecipato alla distruzione del Regno delle Due Sicilie e al massacro dei meridionali: poi se ne pentì)
Foto tratta da Alta Terra di Lavoro
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal