Come Amleto, i grillini siciliani, alla buon’ora, si accorgono che le ASP e le Aziende ospedaliere siciliane sono immerse in “un giardino incolto, pieno tutto di malefiche piante…”. Una scoperta che, forse, per importanza storica e, magari, ‘ontologica’, potrebbe risultare più importante della stessa scoperta dell’acqua calda… La parlamentare nazionale grillina, Giulia Di Vita, ha presentato un’interrogazione a Montecitorio. Ma l’interrogazione tosta l’ha presentata due anni fa il gruppo parlamentare all’Ars di Forza Italia. Noi la riportiamo per intero in calce a questo articolo. Leggetela perché è attualissima
Con ‘appena’ due anni di ritardo anche il Movimento 5 Stelle scopre che, in effetti, nelle nomine dei manager della sanità siciliana ci potrebbe essere qualcosa che non va, magari un po’ di “marcio”, come quello che c’era in Danimarca… Ma sì, i fantasmi di illegittimità amministrative sparsi qua e là, in “un giardino incolto, pieno tutto di malefiche piante…”.
Insomma, il ‘caso’, anzi, per essere precisi, i ‘casi’ delle nomine ai vertici delle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) e delle Aziende ospedaliere dell’Isola varcano lo Stretto con un’interrogazione presentata alla Camera dei deputati dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, prima firmataria Giulia Di Vita. Quest’ultima ha scritto anche all’Autorità nazionale anticorruzione per chiedere indagini più accurate su quello che sembra un fenomeno tutt’altro che circoscritto.
I deputati Cinquestelle chiedono ai ministri della Salute e della Semplificazione e Pubblica amministrazione “se siano al corrente di ciò che accade in Sicilia, e se non intendano assumere iniziative normative volte a definire meglio i requisiti, le modalità di conferimento e i controlli relativamente agli incarichi dirigenziali presso le strutture del servizio sanitario nazionale”.
“L’atto parlamentare – si legge nel comunicato dei grillini – fa un rapido ma esaustivo excursus della vicenda che sta scuotendo il pianeta sanità in Sicilia, a partire dalla revoca dell’incarico di direttore sanitario dell’ASP 6 al dottor Giuseppe Noto. Anche in quella vicenda il M5S si attivò per chiedere chiarimenti con un’interrogazione presentata all’Ars e con la richiesta di un’audizione in commissione Sanità di Palazzo dei Normanni”.
“La vicenda nomine sembra essere tutt’altro che chiusa – afferma Giulia Di Vita – ci sono altri casi sospetti, come le notizie di cronaca di questi giorni sembrano confermare. E’ doveroso, pertanto, che i ministri interrogati si attivino per accertare che in tutti i casi si siano applicate le normative vigenti”.
“Se questa è la fotografia della situazione delle nomine – conclude Di Vita – poi non deve stupire che i nuovi piani anticorruzione. messi in atto recentemente almeno sulla carta, non diano i risultati sperati… il pesce puzza sempre dalla testa”
Anche il capogruppo all’Ars, Giorgio Ciaccio, interviene sulla querelle tra il governo e commissione sanità.
“E’ ipocrita dire che non ci siano ombre sulle nomine dei manager in sanità – dice Ciaccio -. Vediamo movimenti strani, sui quali stiamo cercando di capire di più: personale della segreteria tecnica dell’assessorato che fa velocemente carriera, gente senza requisiti, posti dati ad interim per costruire curriculum, direttori che hanno mire a posti nazionali ecc. Non vorremmo che tutto fosse frutto di scambi e promesse per accontentare tutti. Gli inutili attacchi e prese di posizione alla commissione sanità non fanno altro che alimentare i numerosissimi dubbi”.
In realtà, come già accennato, i grillini arrivano con quasi due anni di ritardo. Agli atti del Parlamento siciliano c’è infatti un’interrogazione parlamentare presentata dal gruppo di Forza Italia nell’Aprile del 2014 che sembra più che mai attuale. I fatti risalgono a quando il ruolo di assessore regionale alla Salute era ricoperto da Lucia Borsellino.
Ecco l’interrogazione:
Al Presidente della Regione,
All’Assessore alla Sanità,
Premesso che
– la Commissione nominata dall’Assessore Regionale della Salute, nelle persone del prof. Marco Frey, del dott. Fulvio Moirano e del dott. Ernesto Morici, con proprio verbale del 06 febbraio 2013, tra l’altro fissava i criteri per lattribuzione del punteggio necessario a stabilire ladeguatezza curriculare degli aspiranti alla nomina di Direttore Generale delle Aziende Sanitarie della Sicilia;
– che, in particolare, fissava numero sette variabili, così classificate: 1 ETA ANAGRAFICA; 2 NUMERO DIPENDENTI ORGANIZZAZIONE; 3a RUOLO SANITA PUBBLICA; 3b RUOLO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; 3c RUOLO SANITA PRIVATA / PRIVATO / MISTO / TERZO SETTORE; 4 NUMERO RISORSE UMANE GESTITE; 5 RISORSE FINANZIARIE GESTITE (euro); 6 PERSISTENZA ( CONTINUITA NELLA STESSA AZIENDA); 7 SPECIALIZZAZIONE;
– che per ogni variabile veniva prevista una attribuzione articolata di punti;
– che, per l’applicazione delle variabili suddescritte, veniva attribuito un punteggio complessivo ai curricula presentati dagli aspiranti;
– che tale punteggio veniva a derivare dall’attribuzione dei punti previsti dalle relative articolazioni;
– che, per l’effetto, gli aspiranti venivano divisi in due distinti elenchi: il primo, quello dei cosiddetti adeguati ed il secondo, quello dei cosiddetti curriculati;
– che al secondo elenco potevano accedere così come hanno avuto accesso esclusivamente i candidati che riportavano almeno il punteggio minimo previsto dalla stessa Commissione in complessivi punti ventiquattro;
– che il numero degli idonei, indicati dalla Commissione all’Assessore della Salute per poter procedere alla nomina di Direttore Generale da parte del Presidente della Regione, seguiva alla procedura di selezione diversamente stabilita secondo che i candidati fossero stati inclusi nel primo o nel secondo elenco;
– che prevalentemente i Direttori Generali, recentemente nominati dalla Giunta Regionale di Governo, ricadono nell’elenco dei cosiddetti curriculati;
– che, allora, tali nominati necessariamente dovevano avere avuto attribuito un punteggio non inferiore ai ventiquattro punti previsti.
Si chiede di conoscere
– in via generale, se sia stato operato il pur semplice accertamento/controllo sulla veridicità dei dati curriculari dichiarati dai nominati Direttori Generali, previa verifica della regolarità delle operazioni aritmetiche e valutative poste in essere dalla Commissione di selezione.
Ed in particolare, se tali accertamenti, controlli e verifiche siano stati effettuati (e/o se si vogliono effettuare) in ordine alla posizione dei nominati Direttori Generali dott. Candela Antonino nato a Palermo il 29/11/1965, dott. De Nicola Fabrizio nato a Palermo il 26/04/1957 e dott. Ficarra Salvatore Lucio nato a Mazzarino il 04/03/1964.
Atteso che i curricula dei nominati sono pubblici, è dato leggere:
1. Candela Antonino, dal 10/03/2003 al 18/09/2009 Direttore della struttura complessa Area Economica-finanziaria AUSL n°9 Trapani (incarico esterno ex art 15-septies D. Lgs. n° 502/92). Dal 21/09/2009 alla data del bando di selezione ( dicembre 2012 ) Direttore Amministrativo ASP Palermo;
che nel richiamato verbale della Commissione di selezione del 06/02/2013 è testualmente scritto il criterio riferito al ruolo è stato distinto in tre diverse tipologie di esperienza, da riferirsi ad almeno cinque/sette anni negli ultimi dieci anni. I punteggi del punto tre non sono, quindi, cumulabili. E poi è scritto nell’attribuzione dei punteggi per le variabili 2 (N° DIPENDENTI ORGANIZZAZIONE), 3 (RUOLO), 4 (N° RISORSE UMANE GESTITE), 5 (RISORSE FINANZIARIE GESTITE) verrà considerata l’attività prevalente svolta in termini temporali nell’ultimo decennio;
che, pertanto, detti descritti criteri sono stati giustamente applicati per la generalità dei candidati, o quasi.
Che, infatti, se i medesimi criteri non fossero stati applicati, sarebbero stati illegittimamente privilegiati tutti coloro i quali avevano avuto incarichi di Direttore Generale, Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo dal settembre 2009 al dicembre 2012. E quindi, sarebbero stati oltremodo premiati gli ultimi due anni di carriera dei candidati, senza la dovuta considerazione al decennio precedente la valutazione, per come appunto stabilito dalla stessa Commissione;
che, ciò nonostante, al dott. Antonino Candela sono stati complessivamente attribuiti punti 34, così ripartiti: 4 per l’età, 6 per il ruolo, 6 per le dimensioni dell’Azienda, 6 per le risorse umane direttamente gestite, 6 per le risorse finanziarie direttamente gestite, 4 per la persistenza e 2 per la specializzazione;
che, invece, al dott. Candela Antonino potevano essere attribuiti, al massimo, punti 20,50 (quindi, ben al di sotto della soglia minima di 24), e ciò dato che dal curriculum presentato dal nominato l’attività prevalente svolta in termini temporali nell’ultimo decennio risulta essere quella di DIRETTORE DELLA STRUTTURA COMPLESSA AREA ECONOMICO FINANZIARIA AUSL n°9 Trapani dal 10/03/2003 al 18/09/2009. Conseguentemente, per il RUOLO gli si dovevano attribuire punti 0,50; da punti 2 a punti 4 per numero di dipendenti Organizzazione (AUSL n°9 Trapani, da 101 dipendenti a 3000 ?); punti da 0 a 4 per risorse umane direttamente gestite (quante unità erano dipendenti dal Direttore di struttura complessa area economico finanziaria AUSL n° 9 Trapani, 50 ? da 150 a 51 ? da 500 a 151? Sicuramente, giammai potevano dipendere oltre 500 unità ); punti da 0 a 2 per le risorse finanziarie gestite (cosa può gestire direttamente con un proprio conto economico sul bilancio della AUSL un Direttore di struttura complessa area economico finanziaria ?!). Allora, rimarrebbe esatto soltanto il punteggio attribuito al dott. Candela per l’età, per la persistenza e per la specializzazione;
2. De Nicola Fabrizio: dal curriculum presentato risulta temporalmente prevalente, dal 02/11/2004 al 31/08/2009, l’attività dallo stesso variamente prestata presso l’Amministrazione Regionale quale Dirigente Regionale (peraltro, dal 08/06/2006 al 19/06/2008 ex art 31 L.R. 6/97 e art 55 comma 7 L.R. 10/99, in forza delle tabelle di equiparazione approvate con Deliberazione della Giunta Regionale di Governo n° 428 del 23/12/2003 ). Pertanto al nominato, forse, gli si potevano attribuire non oltre punti 3 per il RUOLO, forse, e per eccesso, non oltre punti 2 per il numero di dipendenti dell’Organizzazione e 0 punti per le risorse umane e finanziarie direttamente gestite. Conseguentemente al dott. De Nicola, applicando rigorosamente le variabili adottate dalla Commissione di selezione, al massimo, potevano attribuirsi punti 11;
3. Ficarra Salvatore Lucio: dal curriculum presentato risulta temporalmente prevalente l’attività dallo stesso prestata (dal 11/07/2002 al 14/12/2006) quale Direttore unità operativa complessa AUSL n°2 di Caltanissetta. Pertanto, per il RUOLO gli si dovevano attribuire punti 0,50 e non punti 6 per come gli sono stati attribuiti. A meno che detta attribuzione la si voglia correlare all’incarico in capo al sunnominato di Direttore Amministrativo dellAzienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Gela, dal 15/12/2006 al 31/08/2009. E quindi, lattività temporale di anni 2, mesi 8, giorni 15 è stata considerata prevalente rispetto alla precedente attività temporale di anni 3, mesi 7, giorni 3; gli si potevano attribuire non oltre punti 4 per numero dipendenti organizzazione, salvo ad operare limpossibile ed illegittima commistione tra lincarico di Direttore di struttura complessa presso la AUSL n°2 di Caltanissetta e lincarico di Direttore Amministrativo dellex Azienda Ospedaliera di Gela. Lo stesso dicasi per le risorse umane e finanziarie direttamente gestite.
– Ritenuto ed acclarato tutto quanto anzi descritto, viene a risultare in tutta evidenza che i punti complessivamente attribuiti ai nominati Candela (34), De Nicola (30) e Ficarra (29) possono derivare esclusivamente dal singolare riconoscimento degli incarichi ricoperti dai medesimi nelle rispettive qualità: Candela, Direttore Amministrativo dellASP di Palermo, dal 21/09/2009 alla data del bando di selezione, dicembre 2012; De Nicola, Direttore Generale ASP di Trapani dal 01/09/2009 alla data del bando di selezione, dicembre 2012. Ficarra, Direttore Amministrativo ASP di Enna dal 23/09/2009 alla data del bando di selezione, dicembre 2012.
– Se i curricula del dott. Antonino Candela, del dott. Fabrizio De Nicola e del dott. Salvatore Lucio Ficarra sono stati così valutati, conseguentemente in maniera assolutamente diversa rispetto alle valutazioni operate dalla Commissione di selezione nei confronti della quasi totalità degli aspiranti idonei, non solo si è venuta a determinare una macroscopica disparità di trattamento, ma, salvo il caso di errore manifesto, le fattispecie per le quali vengono richiesti accertamenti, controlli e verifiche, potrebbero assumere caratteri diversi dalla ordinaria illegittimità amministrativa e si potrebbero configurare i reati dell’abuso in atti dufficio, del falso materiale e del falso ideologico, anche in concorso.
– In considerazione di quanto premesso, oltre a chiedere precise risposte su tutto quanto evidenziato, se le S.V. non ritengano di rivedere in autotutela le nomine a Direttore Generale del dott. Antonino Candela, del dott. Fabrizio De Nicola e del dott. Salvatore Lucio Ficarra, allorquando accertati i vizi denunciati sulle predette nomine.
Grillini, arruspigghiativi…
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