Progressione di carriera e indennità bloccate per i circa 24 mila operai della Forestale della Regione. Così ha deciso la commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, che oggi ha approvato lo schema proposto dall’assessore-commissario all’Economia, Alessandro Baccei. Come reagiranno i 24 mila forestali? Un po’ diverso il discorso per i dirigenti regionali: ci si attendeva un taglio di 5 milioni di Euro. Che invece è stato ridotto a 3,8 milioni di Euro
Com’era prevedibile, la commissione Bilancio e Finanze dell’Ars ha approvato i due articoli della legge di stabilità 2016 ai quali l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, non aveva alcuna intenzione di rinunciare: il blocco del tur over per i circa 24 mila operai della Forestale e il taglio delle indennità variabili per i dirigenti regionali.
L’assessore Baccei – che alla fine, come scrive spesso questo blog, è una sorta di commissario per i conti della Regione inviato in Sicilia dal governo Renzi – ha fatto ai deputati un’offerta che gli stessi parlamentari che fanno parte della commissione Bilancio non hanno potuto rifiutare. Ha detto, in pratica: signori, se non approvate i primi 29 articoli del disegno di legge di stabilità 2016 così come sono stati scritti, possiamo annullare tutto e riscrivere un’altra manovra, ma con 550 milioni di Euro in meno…
La storia è nota. Per chiudere – cioè per approvare – il Bilancio 2016, l’Assemblea regionale siciliana ha bisogno di 550 milioni di Euro che debbono arrivare da Roma. Non è un regalo del governo Renzi: fatti quattro conti, per la Regione siciliana i 900 milioni di Euro che Roma ha già erogato e i 550 milioni di Euro che deve ancora erogare sono solo una piccola parte delle risorse finanziarie che, negli ultimi anni, i governi nazionali hanno ‘drenato’ dalle ‘casse’ regionali.
Il problema è che, come già accennato, senza questi 550 milioni di Euro la manovra regionale 2016 sarebbe devastante: perché ai tagli, pesantissimi, già conteggiati si dovrebbero aggiungere, per l’appunto, altri 550 milioni di Euro di tagli. Insomma, i parlamentari della commissione Bilancio e Finanze non avevano molta scelta.
Per i circa 24 mila operai della Forestale la ‘botta’ è durissima: per loro non c’è stata la possibilità di una mediazione, per il semplice fatto che il blocco del turn over, oltre a far risparmiare la Regione siciliana, farà risparmiare anche l’INPS.
Si è cercato di rendere un po’ ‘dolce’ la pillola, molto amara, che il governo Renzi, attraverso l’assessore Baccei, sta propinando ai circa 24 mila operai della Forestale. E’ stato detto che la riforma del settore – l’ennesima riforma di un settore che, ad ogni riforma, a quanto pare, peggiora in sé e peggiora la vita dei lavoratori – prevista per Giungo prossimo dovrebbe sistemare un po’ le cose.
Ad avviso di chi scrive, il governo e l’Ars stanno solo prendendo tempo: se non ci saranno proteste e disordini sociali non faranno nulla; se dovessero esplodere proteste, con l’impegno improbabile di questa ‘riforma’ prenderanno tempo fino a Giugno…
La mediazione, invece, è stata trovata per i dirigenti regionali. L’assessore Baccei ha proposto un taglio di 5 milioni di Euro. Che è stato ridotto a 3,8 milioni di Euro.
In questo passaggio ci sono due chiavi di lettura. C’è chi dice che, con il taglio di 3,8 milioni di Euro, verranno penalizzati solo i dirigenti regionali in pensione. E’ questa è la prima lettura. Ma ce n’è una seconda lettura, in base alla quale, con questo taglio, verranno comunque toccate le indennità variabili di una parte dei dirigenti regionali.
I dirigenti regionali, allo stato attuale, sono circa mille e 800. Con il taglio di circa 5 milioni di Euro sarebbe stata intaccata una parte dell’indennità variabile della metà circa dei dirigenti regionali. Basterà il passaggio da 5 milioni e 3,8 milioni del taglio per scongiurare il taglio delle indennità variabile per un bel numero di dirigenti?
Noi, sulla prima lettura, nutriamo più di qualche dubbio…
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