L’ultima trovata la denuncia il senatore Saverio De Bonis: “Vogliono autorizzare il trattamento di dati genetici con la scusa del COVID-19. È il primo passo verso la mappatura genetica della popolazione”. Gestire i dati genetici senza garanzia di anonimato? L’incredibile provvedimento è stato approvato dal Senato (136 sì contro 120 no)
Nel silenzio quasi generale il Senato ha approvato una norma per il trattamento dei dati genetici. Quello che stanno combinando in Italia è incredibile. Vorrebbero imporre la tecnologia 5G, facendo finta di non sapere che questa forma spinta di inquinamento elettromagnetico provoca effetti sulle cellule staminali e quindi, in potenza, disturbi del neurosviluppo e possibilista di sviluppare il cancro. Stanno cercando in tutti i modi di imporre il MES. In queste ore arriva un’altra notizia denunciata dal senatore Saverio De Bonis:
“Nell’ambito dei lavori per la conversione in legge del DL 30/2020 ( Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2 ) VOGLIONO autorizzare il trattamento di dati genetici con la scusa del COVID-19. È il primo passo verso la mappatura genetica della popolazione. VI RENDETE CONTO?”.
Eliminazione del denaro contante non per combattere l’evasione fiscale (è noto che la lotta all’evasione fiscale eliminando il contante è una fesseria!), ma per controllarci e fare guadagnare una barca di soldi alle banche, la App immuni ancora per controllarci, il MES per provare a ‘saccheggiare’ il risparmio degli italiani, il 5G per fare soldi e massacrarci con l’inquinamento elettromagnetico spinto e, adesso, anche la mappatura genetica, cioè la mappatuta dei nostri geni. Per fare che cosa?
“Con il provvedimento in corso, si intendono gestire i dati genetici senza alcuna reale garanzia di anonimato – dice il senatore De Bonis -. Qual è lo scopo di tale raccolta dati? A cosa servono i dati genetici della popolazione se lo scopo è solo verificare l’immunizzazione da COVID? Qual è il legame tra dati genetici e pandemia?”.
“Ma v’è di più! – prosegue il parlamentare -. Chi garantisce la riservatezza dei cittadini dei dati gestiti tramite piattaforme di dubbia sicurezza? Questi dati saranno dati in pasto ai server e ai detentori della rete! Dinanzi a questo spettacolo avevo proposto un emendamento per introdurre delle limitazioni, con riguardo al trattamento di dati. La logica dell’emendamento è quella di fare in modo che vi sia il consenso informato espresso da parte di chi verrà preso per elaborare le statistiche sul COVID-19. In particolare, per i minori ho chiesto il consenso di entrambi i genitori per il relativo trattamento dei dati. La mia proposta è stata bocciata: 136 contrari. 120 favorevoli che ringrazio per la sensibilità sul tema”.
Perché non chiediamo ai parlamentati che appoggiano l’attuale Governo Conte bis che cosa vorrebbero fare con i nostri dati genetici?
Dice ancora De Bonis:
“Rivolgo il mio appello ai cittadini: quando riceverete le chiamate dai call center REGISTRATELE e rivolgetevi a chi di dovere per comprendere se c’è stata la violazione della legge sui dati personali. Questa è la realizzazione del cittadino-paziente i cui dati vengono dati in pasto alla tecnologia-tecnocrazia: personalmente continuerò ad oppormi con tutte le mie forze! Insieme ai colleghi faremo una segnalazione all’autorita garante della protezione dei dati. Carlo Martelli sostiene con me la causa!”.
De Bonis non è solo: con lui c’è il senatore Carlo Martelli. Speriamo che si aggiungano altri parlamentari.
Dopo di che una domanda ce la dobbiamo porre: ma chi ci governa?
Per cercare di far passare il 5G contro il volere della popolazione (in Italia sono oltre 500 i Comuni che hanno detto No al 5G e aumentano di giorno in giorno le proteste) si sono inventati la commissione di ‘esperti’ presieduta da Vittorio Colao;
per cercare di far ‘ingoiare’ il MES a un Parlamento italiano che fino ad oggi, a maggioranza, non lo vuole, stanno cercando di far passare il ricatto stando al quale la BCE non acquisterebbe più titoli italiani se l’Italia non sottoscriverà il MES (un ricatto demenziale al quale si potrebbe rispondere con la nazionalizzazione del debito pubblico proposta dagli economisti Alberto Micalizzi, Mauro Scardovelli, Antonino Galloni e Guido Grossi);
vogliono abolire il contante per controllarci meglio e per far guadagnare altri soldi alle banche;
e adesso vogliono mettere le mani sui nostri dati genetici…
Foto tratta da Bassa Irpinia News
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