ZTL ‘pirandelliane’ di Palermo: raggiunte le adesioni per il ricorso collettivo

4 febbraio 2016

La parola passerà adesso ai giudici amministrativi. Bisognerà capire, a questo punto, se il Comune di palermo andrà avanti lo stesso. Il precedente consigliere all’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando di aspettare il pronunciamento della Giurisdizione. Per evitare che finisca com’è finita al suo predecessore, Diego Cammarata, che ha dovuto restituire i soldi ai cittadini

Massimo Merighi, dell’Associazione Bispensiero, comunica su facebook che sono state raggiunte le 200 adesioni per il ricorso collettivo contro la ZTL proposta dall’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando e approvata dal Consiglio comunale.

“Ce l’abbiamo fatta! Sono state raggiunte le 200 adesioni! – sottolinea in un post Massimo Merighi -. Non si può non ringraziare il Comitato Salviamo il Cuore di Palermo che, con poche parole, e molti fatti concreti, ha contribuito in maniera decisiva al raggiungimento dell’obiettivo. Un grazie speciale dunque a Luigi Scarpello e a Dina Zingla. Un grazie va, ovviamente, al grande Marcello Robotti, presidente di Vivo Civile”.

“Stavolta non sono stato solo – scrive ancora Massimo Merighi, che ha già vinto una battaglia contro il Comune di Palermo -. Ho avuto dei validi compagni di battaglia. Ma il grazie più importante va a ciascuno dei 200 e più cittadini che hanno deciso di partecipare al ricorso collettivo. Adesso la parola agli avvocati!”.

Merighi conclude con un P.S.: “Venerdì 5 febbraio (cioè domani) sarà ancora possibile, per chi volesse, recarsi a firmare il mandato presso lo studio legale associato sito in Piazza Lolli 15. Dalle 16.30 alle 19.30. E’ l’ultima possibilità”.

Le ZTL che l’Amministrazione comunale di Palermo vorrebbe far partire l’1 Marzo prossimo (sono due, la A e la B, confinanti) è, con molta probabilità, una delle più grandi Zone a Traffico Limitato istituite in Europa. Ripercorriamola ancora una volta, per dare modo ai nostri lettori di capire quello che vogliono combinate il sindaco Orlando e i suoi assessori.

Partiamo dall’incrocio tra via Lincon a Via Crispi, all’altezza di Villa Giulia. Il perimetro di questa mega ZTL scorre lungo tutto il Foro Italico, la Cala, Piazza XIII vittime, Piazza Giacchery. A questo punto la linea del perimetro ‘gira’ a sinistra per via Duca della Verdura, via Notarbartolo, fino all’incrocio con via Mattarella. A questo punto, nuova svolta a sinistra fino in via Dante, via Brunetto Latini, via Goethe, Corso Alberto Amedeo, Piazza Indipendenza, Parco d’Orleans, Corso Tukory. Per ricongiungersi a via Lincon, sempre all’altezza di Villa Giulia.

Una zona molto ampia, che ingloba tutto il quartiere della Kalsa, l’Albergheria, via Maqueda (che è già chiusa al traffico), tutto il quartiere del Teatro Massimo, via Roma e le vie laterali che conducono nell’area portuale), la zona del Teatro Politeama e il quartiere Libertà, una parte di via Dante, via Emerico Amari, quasi tutto il Borgo vecchio.

Si pagherà anche per percorrere il perimetro, cioè le vie che delimitano la mega ZTL? Non si dovrebbe pagare. Poi, si sa, il condizionale è d’obbligo, perché a rimangiarsi tutto non ci mettono nulla…

Chi vive al di fuori del perimetro di questa ZTL potrà scegliere di non pagare: nel senso che non potrà entrare nella Zona a Traffico Limitato. Chi abita dentro il perimetro è praticamente fregato, perché dovrà pagare per ogni automobile di proprietà. Cosa, questa, che ha già scatenato le proteste di tanti abitanti del quartiere Libertà.

Sarà interessante osservare la reazione degli abitanti della Kalsa e del Borgo vecchio che si ritrovano dentro questa ZTL: anche loro dovranno pagare a prescindere…

Il costo della ZTL è di 100 Euro all’anno, più altre non specificate tasse.

Tra le proteste registrare ci sono anche quelle dei commercianti e degli artigiani. Cioè di chi lavora dentro il perimetro di questa mega ZTL, che viene danneggiato direttamente e indirettamente.

Basti pensare ai fornitori degli esercizi commerciali, i quali, in teoria, dovrebbero pagare ogni qual volta dovrebbero scaricare la merce presso gli stessi esercizi commerciali o presso le botteghe artigiane. 

E’ indubbio che quest’iniziativa del Comune danneggerà il commercio locale, con riferimento alle botteghe artigianali. Non a caso Confesercenti ha già fatto sapere che la ZTL, così, com’è stata congegnata, favorisce i centri commerciali. Stessa accusa rivolta alle tre linee di Tram, che stranamente portano i passeggeri a ridosso di due centri commerciali.

Critiche sono arrivate anche dalla Confartigianato.

Intanto la parola passa ora ai giudici amministrativi.

Ricordiamo che la ZTL è stata istituita per finanziare le tre linee di Tram di Palermo. Da qui il paradosso: se i palermitani dovessero decidere di non percorrere con le automobili la grande Zona a Traffico Limitato istituita forse con troppa fretta dal Consiglio comunale, il Tram (e l’AMAT) che lo gestisce fallirebbero lo stesso.

Se ne deduce che l’irragionevolezza di chi, calcolando costi e ricavi del Tram, ha fornito questa bizzarra soluzione: se i palermitani decideranno di inquinare (a pagamento) l’area della mega ZTL il Tram funzionerà; se gli stessi palermitani decideranno di non inquinare il Tram e l’AMAT falliranno…

P.S.

Nessuno finora ha sottolineato un altro aspetto di questa storia: i fondi che dovrebbero arrivare dalla Regione siciliana ogni anni a sostengo di AMAT e Tram.

Domanda: ma se la regione viene regolarmente derubata dal governo nazionale, dove troverà i soldi? Mettendo le mani in tasca ai cittadini palermitani in prima fila, ma non solo loro?

 

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