In realtà, oggi il mondo cattolico ricorda due grandi Santi attraverso i quali Gesù ha diffuso la devozione alla Divina Misericordia: Santa Faustina Kowalska e San Giovanni Paolo II, entrambi polacchi. La prima ha ricevuto il messaggio divino; il secondo lo ha introdotto nella liturgia
di Maddalena Albanese
“ Ho amato particolarmente la Polonia… perché da essa, uscirà la scintilla che preparerà il Mondo alla Mia Seconda Venuta”.
Così ha detto Gesù a Suor Faustina Kowalska, l’apostola della Misericordia, come lo possiamo leggere nelle pagine del diario di quest’ultima: “La Misericordia di Dio nell’anima mia”.
A questa suora, venerata come Santa dalla Chiesa Cattolica, nei primi decenni del Novecento Gesù è apparso quasi quotidianamente per renderla il tramite attraverso cui diffondere nel Mondo la Devozione alla Divina Misericordia.
A lei Gesù si è mostrato così come ha voluto essere riprodotto nell’immagine che ormai tutti venerano. A lei ha dettato la Coroncina della Divina Misericordia e la Novena alla Divina Misericordia come mezzi dati alle anime per affidarsi alla Misericordia Divina, dicendole più volte che se le anime fossero ricorse alla Sua Misericordia non sarebbero incorse nella Sua Giustizia.
Suor Faustina, morta in odore di santità il 5 ottobre del 1938, a 33 anni, è stata beatificata nel 1993 e canonizzata nel 2000 da Papa San Giovanni Paolo II, il quale aveva anche seguito le fasi iniziali del processo informativo relativo alla sua vita ed alle sue virtù, quando era ancora Vescovo Ausiliario di Cracovia.
Nella vita di San Giovanni Paolo II si racconta che, già da giovane, quando lavorava come operaio, egli venerava la memoria e la salma di Suor Faustina Kowalska nel cimitero del convento di Cracovia.
Tutti sappiamo che è stato lo stesso Carol Wojtyla, diventato Papa Giovanni Paolo II, a scrivere la Lettera Enciclica “Dives in Misericordia”, Ricco in Misericordia, già nel 1980, ripercorrendo le meraviglie della Misericordia Divina descritte nei messaggi di Suor Faustina e nelle Sacre Scritture. È stato San Giovanni Paolo II ad istituire la Festa della Divina Misericordia la prima domenica dopo Pasqua, così come peraltro Gesù aveva richiesto sempre durante le apparizioni alla suora polacca. Ed è stato sempre San Giovanni Paolo II a scrivere la Consacrazione alla Divina Misericordia.
Probabilmente non è stato un caso che Papa Giovanni Paolo II sia morto la sera prima della II Domenica di Pasqua, dopo l’ora della Messa Vespertina prefestiva, quindi nel tempo liturgico della Festa della Divina Misericordia.
Nelle vite di questi due grandi Santi vediamo delinearsi chiaramente un unico grande Disegno Divino: la diffusione della devozione alla Divina Misericordia, quale unico mezzo di salvezza del mondo e di ogni uomo.
Rileggendo le due vite assieme e con quella distanza di tempo che permette di valutarle nella loro interezza appare probabile che “la scintilla” a cui Gesù fa riferimento nelle sue apparizioni a Santa Faustina Kowalska possa essere San Giovanni Paolo II.
Non spetta a noi fare queste valutazioni, a noi importa solo dare la dovuta rilevanza alla Festa della Divina Misericordia, che oggi è stata santificata da Papa Francesco durante la Santa Messa celebrata nel Santuario della Divina Misericordia a Roma. Della sua predica di oggi vogliamo ricordare, a conclusione di questa nostra conversazione, che la Misericordia di Dio è l’insondabile oceano in cui ogni nostra miseria si annulla. Che la Misericordia di Dio ci cerca nella nostra incredulità con mitezza e costanza come ha fatto con Tommaso, l’incredulo, ma anche che la Misericordia Divina ci ricorda che altrettanto misericordiosi dobbiamo essere noi con gli altri. Che la salvezza, dalla pandemia, dalla povertà, in ultimo dalla morte, la possiamo trovare operando tutti insieme, perché nessuno si salva da solo. Che la misericordia, concretamente, la dobbiamo vivere noi con gli ultimi di cui veniamo a conoscenza nella vita di tutti i giorni, e i potenti pensando a tutti coloro su cui si riverberano le loro decisioni, perché queste ultime non interessano numeri su un rendiconto, ma persone reali che provano fame, paura e sofferenza se non sono aiutate, seguite, curate in maniera adeguata e sollecita.
E poi… che solo chi usa misericordia troverà Misericordia.
Foto tratta da ildiariodisuorfaustina.com
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal